La Piccola Compagnia Dammacco torna in residenza creativa al Teatro Dimora di Mondaino, dal 13 al 22 aprile, per la realizzazione del nuovo spettacolo La Buona educazione, il terzo della Trilogia della Fine del Mondo.
La buona educazione
Il percorso di ricerca e studio per approdare allo spettacolo e alla sua drammaturgia partirà da alcune domande: quali sono i principi, i valori, i contenuti, le idee che oggi vengono trasmesse da un essere umano all’altro? Quali sono gli attori di questa trasmissione di contenuti? Quali sono le azioni attraverso le quali questa trasmissione avviene? Perché contenuti e attori della trasmissione del sapere umano contemporaneo sono quelli che sono? Li riconosciamo come giusti? Parzialmente giusti? Sbagliati? Soprattutto, ci poniamo queste domande?
La Trilogia della Fine del Mondo nasce nel 2010 come primo vero progetto artistico della allora neonata Piccola Compagnia Dammacco e prevede la realizzazione di tre spettacoli centrati sulla composizione di drammaturgie originali a cura di Mariano Dammacco, immerse per contenuti e scenari narrativi nel nostro vivere contemporaneo e sul lavoro d’attore, in particolare dell’attrice Serena Balivo e dello stesso Dammacco.
I primi due passi della Trilogia, entrambi in residenza al Teatro Dimora, sono gli spettacoli L’ultima notte di Antonio (2012), con testo vincitore del Premio nazionale di drammaturgia Il centro del discorso 2010, ed Esilio (2016), spettacolo vincitore al Last Seen 2016 (spettacolo dell’anno su KLP), finalista al Premio Rete Critica 2016.
L’arboreto edizioni ha curato la pubblicazione di Esilio, il libro contiene il testo integrale dell’omonimo spettacolo teatrale, testo di Mariano Dammacco, illustrazioni originali di Stella Monesi.
La buona educazione è realizzato con la collaborazione di L’arboreto – Teatro Dimora, Capotrave Kilowatt, Residenza teatrale Qui ed ora, Giallo Mare Minimal Teatro.
approfondimento:
La Piccola Compagnia Dammacco è nata nel 2009 dall’incontro tra Mariano Dammacco, attore, autore, regista e pedagogo teatrale di esperienza ventennale e alcuni giovani artisti che hanno aderito alla sua poetica e alla sua prassi di lavoro. Il percorso della compagnia si è presto evoluto in una ricerca artistica realizzata da Dammacco insieme all’attrice Serena Balivo, ricerca a cui si è poi unita la disegnatrice Stella Monesi.
La compagnia porta avanti il proprio lavoro perseguendo un’idea di teatro etico, un teatro che sia d’arte e d’autore e, al tempo stesso popolare, ovvero accessibile a tutti per contenuti e linguaggi.
La compagnia svolge la propria ricerca contenutistica e formale incentrandola sul lavoro dell’attore e sulla composizione di drammaturgie originali. Accanto all’ideazione e preparazione di spettacoli teatrali, la compagnia porta avanti un lavoro di ideazione e conduzione di percorsi laboratoriali di Teatro Sociale e di Comunità.
All’età di vent’anni, dopo gli studi tecnologici scopre la danza. Si appassiona e si forma a Parigi in danza contemporanea classica e jazz. Segue anche una formazione di attore e di mimo e prende parte a vari spettacoli in ambito teatrale, televisivo, cinematografico partecipando a vari festival di danza internazionale. 1982 si dedica alla coreografia e all’insegnamento e fonda la compagnia Arbalete di Genova, con la quale si esibisce in Europa. 1986 scopre un nuovo movimento dell’osteopatia francese “movimento atman”