Archiviazione: è quanto ha chiesto la procura della Repubblica di Rimini per l’unica denuncia presentata sulle presunte molestie durante l’adunata nazionale degli Alpini che si è svolta dal 5 all’8 maggio.
Alcune associazioni – Nonunadimeno Rimini, Casa Madiba e Pride Off, riunite dell’Autodifesa Transfemminista – avevano aperto una pagina su Instagram invitando a denunciare episodi di “cat calling” e ogni tipo di molestia durante la manifestazione. Le segnalazioni sui social erano arrivate a centinaia, ma solo per un episodio era stata depositata formale denuncia in Procura.
Una ragazza di 25 anni aveva raccontato che nel pomeriggio di sabato 7 maggio mentre si trovava tra la folla del centro di Rimini con un’amica, tre partecipanti al raduno degli Alpini l’avrebbero strattonata per un braccio, trattenuta e invitata con frasi a sfondo sessuale. L’amica in sede di denuncia aveva parzialmente confermato l’episodio.
La Procura aveva aperto un fascicolo contro ignoti, di cui oggi viene richiesta l’archiviazione. Lo ha confermato il procuratore capo, Elisabetta Melotti.
Alla base della richiesta della procura ci sarebbe la non identificazione, a due mesi dai fatti, dei presunti autori delle molestie. Una identificazione resa difficile sia per la presenza numerosa di persone nello stesso luogo sia per la copertura solo parziale delle telecamere di sorveglianza della zona.