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Mojito e Cicuta. Il commento elettorale di Oreste Godi

Riportiamo di seguito la nota stampa di Oreste Godi, candidato come sindaco per Coriano Sinistra Unita. Ricordiamo che a Coriano si è riconfermata primo cittadino Domenica Spinelli, già alla guida della città.

MOJITO & CICUTA

E vai con commento e analisi! Veri e impietosi. Nello stile che ci piace.
Cominciamo dagli obiettivi dichiarati che CSU con le elezioni si era prefissa, in ordine decrescente.
1) Il più ambizioso: vincere le elezioni (FALLITO, pare). Utopistico, certo, ma va contemplato perché ogni lista che non sia una pura goliardata concorre per il primo posto. E questo, ovviamente, non è stato.
2) Accedere al Consiglio Comunale con una propria rappresentanza (FALLITO). Nemmeno il cosiddetto “diritto di tribuna” è stato conquistato e, dunque, il risultato elettorale risulta residuale nell’economia della competizione politica.
3) Registrare un consenso più ampio rispetto alla precedente esperienza di Sinistra Critica (FALLITO). Sia in voti assoluti (241 ed erano 279) che in percentuale (4,98% ed era 5,73%). Oltretutto in presenza di un calo di affluenza al voto.
4) Concorrere ad aumentare la partecipazione al voto (FALLITO). Sia in termini percentuali che assoluti i Corianesi si sono recati di meno, ancora di meno, alle urne (4955 vs. 5136, 55,96% vs. 60,60%). Insiste maggiormente una ferita democratica di legittimità rappresentativa di chi governa la cosa pubblica. E questo è un problema che deve interrogare, come un assillo, tutti.

Se ne aggiungano altri due, non dichiarati esplicitamente ma sottintesi con una certa evidenza.
• Indebolire il progetto e la pratica dello schieramento più a destra politicamente, quello della lista della Spinelli (FALLITO). Esso ha allargato il consenso sia in voti assoluti che in percentuale aumentando, altresì, la distanza dagli avversari comunque aggregati, rispetto la volta scorsa.
• Risultare determinanti nei confronti del Centro-sinistra per spostarne, almeno in prospettiva, l’asse politico in senso più progressista (FALLITO). Nemmeno aggiungendo i nostri voti a quelli della lista Insieme per Coriano (ammesso e non concesso che ciò sia possibile nella matematica politica) sarebbe bastato per sconfiggere Progetto Ccmune.

E nel bicchiere non del tutto vuoto?
a) Siamo riusciti nel tentativo difficilissimo, storicamente, di costruire una esperienza organizzata della Sinistra plurale, capace di unire culture e biografie collettive frammentate.
b) Questo progetto, Coriano Sinistra Unita, è nato a prescindere dalle elezioni, si è già costituito come vera e propria associazione e si prefigge di produrre iniziativa politica di Sinistra rosso-verde già dai prossimi giorni (auspicando che non risenta troppo dei fallimenti testé riconosciuti). Tutte le questioni che abbiamo posto nel programma diventano automaticamente argomento di impegno e azione per l’immediato futuro.
c) Abbiamo fornito ad un elettorato, probabilmente avvilito e disorientato, ma non ancora domo, l’opportunità di esprimersi con una netta scelta partigiana.
d) Abbiamo portato sulla scena politica corianese temi e modi di far politica di una certa qualità. Lo diciamo senza una presunzione che il risultato elettorale assolutamente non ci può permettere ma nemmeno senza le modestie che sviliscono una seria proposta politica tesa solo ed esclusivamente al bene comune.

Intanto insistiamo e insisteremmo su quella che abbiamo chiamato nei giorni Operazione trasparenza. Chiediamo, ufficialmente e a gran voce, che tutte le liste presentatasi in occasione del rinnovo amministrativo del Comune di Coriano rendano pubblico il rendiconto puntuale di quanto impegnato nel sostenere la propria campagna elettorale (avevamo proposto il termine del 30 giugno). Quindi: quanto e da chi ricevuto in denaro e/o prestazioni, quanto e come speso. Non solo in termini di denaro ma anche di risorse umane e materiali (tempo-lavoro, aspettative, ferie, permessi, mezzi impiegati ad uso gratuito), cioè tutto ciò a cui è attribuibile un valore economico. E’, crediamo, evidente che durante questa campagna elettorale ci sia stato un preoccupante dispendio di mezzi di propaganda. Preoccupante non solo perché volto a costruire consenso intorno all’immagine piuttosto che intorno alle idee, quanto perché sussiste il rischio concretissimo che la politica sia inflazionata dalla intromissione di strutture di potere, lobby e comitati d’affari che la comprano e al contempo svendono gli interessi collettivi. Il silenzio che ha avvolto finora questa nostra proposta è davvero inquietante ma non demorderemo: vogliamo anche così dare un fattivo contributo alle pratiche di buona, nuova, onesta politica. Comunque questa campagna vada, la cittadinanza tutta potrà formulare i propri giudizi su chi essa ha votato o no.

Un’ultima cosa: il titolo Mojito & Cicuta. La prima bibita vuole rimandare alla aperipolitica dell’insostenibile leggerezza dell’essere immagine senza sostanza, caratteristica che è stata drammaticamente dominante in questa competizione elettorale. La seconda bevanda vuole invece fare riferimento, ovviamente, a Socrate: nel celebre processo che poi lo condannò a morte, 221 furono i giudici che lo sostennero, noi 241 elettori; così come Socrate e il suo insegnamento hanno prevalso comunque nella storia dell’umanità, così auspichiamo che il nostro patrimonio di idee, di lotte, di donne e uomini umiliati e offesi possa trovare riscatto ed affermarsi per una società finalmente di liberi ed uguali (come ora ancora non è).
E’ con questo spirito che saluto e ringrazio tutti coloro che a vario titolo hanno sostenuto CSU alle elezioni. Perché un’altra Coriano (e un altro mondo) è possibile: partecipata, sostenibile, solidale.
Al lavoro, alla lotta!

l’ex candidato a sindaco Oreste Godi

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