L’apparizione dei Beatles sulla scena musicale a inizio anni Sessanta non fu meno dirompente dell’avvento, nei primi decenni del Ventesimo secolo, delle correnti dadaiste, surrealiste, cubiste e futuriste nel campo delle arti visive, o delle innovazioni introdotte da Schoenberg, Stravinsky, Bartok e Satie nel mondo della musica colta. I quattro di Liverpool irruppero sullo sfondo di uno stanco scenario, dominato da una produzione artistica ormai consumata e languida. Con la pura potenza dell’immaginazione, reinventando e ponendo le basi di un nuovo evo, colorato, utopistico, capace di un sincretismo radicale, i Beatles hanno cambiato per sempre non soltanto la musica, ma anche i costumi e la visione di intere generazioni. Massimo Donà analizzerà quell’eterogeneo e variopinto insieme di testi, musiche, provocazioni e rivoluzioni che ha contribuito a creare una vera e propria filosofia dei Beatles.
Al Cinema-teatro Astra ore 21,00.
Massimo Donà (nato a Venezia il 29 ottobre 1957), oltre che musicista, è professore ordinario di Filosofia Teoretica presso la Facoltà di Filosofia dell’Università San Raffaele di Milano. Dopo essersi laureato nel 1981 con Emanuele Severino, presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Venezia, inizia a pubblicare diversi saggi per riviste e volumi collettanei, partecipando, lungo il corso degli anni ’80, a diversi Convegni e Seminari in diverse città italiane. A partire dalla fine degli anni ’80, collabora con Massimo Cacciari presso la Cattedra di Estetica dello IUAV (Venezia) e coordina per alcuni anni i Seminari dell’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici di Venezia. Sempre a partire dalla fine degli anni ’80, inizia la sua collaborazione con la rivista di Architettura “ANFIONE-ZETO”, della quale dirige ancora oggi la rubrica THEOREIN. In quegli stessi anni, fonda, con Massimo Cacciari e Romano Gasparotti, la rivista PARADOSSO. Negli anni ’90, invece, insegna Estetica presso l’Accademia di Belle Arti di Venezia; sino a quando diventa Professore Ordinario di Teoretica presso la Facoltà di Filosofia dell’Università Vita-Salute del San Raffaele di Milano. E’ inoltre curatore, sempre con Romano Gasparotti e Massimo Cacciari, dell’opera postuma di Andrea Emo. Ha scritto diversi saggi e articoli per Riviste, Settimanali e Quotidiani di vario genere. E, oltre ad aver inciso alcuni CD come trombettista e leader di un proprio gruppo, ha pubblicato svariati volumi.
Opere più recenti:
Il tempo della verità, Mimesis, Milano-Udine 2010; Filosofia. Un’avventura senza fine, Bompiani, Milano 2010; I comandamenti. Santificare la festa (con Stefano Levi della Torre), il Mulino, Bologna 2010; Abitare la soglia. Cinema e filosofia, Mimesis, Milano-Udine 2011; Eros e tragedia, Albo Versorio, Milano 2011; Filosofia dell’errore: le forme dell’inciampo, Bompiani 2012; Tutto per nulla: la filosofia di William Shakespeare,Bompiani 2016; Di un’ingannevole bellezza: le cose dell’arte, Bompiani 2018; La filosofia dei Beatles, Mimesis 2018.