“Il 9 aprile 2019 per Misano è stata una data da ricordare. Con l’adozione del nuovo PUG, il piano urbanistico generale comunale, questa Amministrazione Comunale ha deciso di dare una svolta a quella cementificazione invasiva contenuta nel PRG degli anni ’80 che aveva fin troppo abusato del nostro territorio”. Esordisce in questo modo il candidato sindaco di “Scegli Misano” Fabrizio Piccioni chiamato in causa sul tema del nuovo sviluppo urbanistico di Misano.
Il futuro di Misano sarà all’insegna della tutela delle aree verdi, tutelando quel valore aggiunto che a livello turistico sta dando alla città e al suo entroterra un plus nell’offerta turistica e nella mobilità sostenibile legata alla nuova viabilità monte – mare.
“Infondo diamo seguito ad una politica già intrapresa negli ultimi anni – afferma convinto Fabrizio Piccioni –. Una maggior vivibilità, la riqualificazione delle aree già esistenti, una politica urbanistica attenta hanno fatto si che negli ultimi anni Misano abbia aumentato fortemente i propri abitanti e sia stata scelta da tante famiglie, soprattutto giovani che hanno trovato una comunità a misura d’uomo”.
“Con il nuovo piano urbanistico recepiremo la recente legge regionale in materia – spiega Fabrizio Piccioni –. Non ci sarà nuovo consumo di suolo, non ci saranno più comparti di espansione ma si incentiveranno interventi di rigenerazione e di riqualificazione degli edifici esistenti con premialità per ampliamenti di cubature atte a soddisfare le esigenze familiari e delle imprese turistiche. Punteremo sulla riqualificazione, riutilizzo e rigenerazione dell’edilizia esistente – conclude Fabrizio Piccioni –. Ci saranno opportunità per chi ha intenzione di costruire nel settore produttivo e commerciale ma anche per le piccole esigenze famigliari di ampliamento a condizione che vengano previsti miglioramenti dal punto di vista energetico e sismico gli edifici esistenti”.
Uno sviluppo urbanistico sostenibile
Il Comune di Misano è tra i primi a sperimentare e ad adeguarsi alla nuova normativa. Un passo necessario per superare l’attuale Piano regolatore, pensato alla fine degli anni ‘90, in un contesto che ha cambiato completamente gli scenari con l’obiettivo di superare la frammentazione e la valorizzare i vuoti verdi, per favorire lo sviluppo di una città-territorio dell’accoglienza e dello sport.
Il Piano Urbanistico Generale non attribuisce nessuna “potestà edificatoria”. Ciò significa che non assegnerà ad alcuna area il diritto ad edificare, come facevano i vecchi Piani regolatori, ma delinea delle strategie.