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Misano, la Provincia boccia la costruzione del nuovo centro commerciale Bandieri

Per la Provincia di Rimini non sussistono le condizioni per sottoscrivere l’accordo di programma relativo all’area commerciale “Bandieri” di Misano Adriatico per assenza di conformità e coerenza con le disposizioni della legge regionale, del PTCP e dell’Accordo territoriale. Non sono state ritenute sufficienti per un via libera la documentazione presentata sia da un punto di vista delle modalità procedurali che per quanto concerne i contenuti di progetto.

Si trat

“Per quanto riguarda gli aspetti procedurali – spiegano dalla Provincia – il resoconto degli incontri pubblici svolti dal Comune di Misano Adriatico si riferisce a incontri e attività che non avevano ad oggetto specifico il contenuto e la proposta progettuale dell’accordo e che si sono svolti in gran parte in periodi antecedenti alla apertura della conferenza dei servizi. Gli elaborati generali (PUG e PUMS), nell’ambito della cui formazione si sono svolti parte degli incontri richiamati, non rappresentano i contenuti dell’Accordo di programma.

Su assetto e parametri urbanistici, l’analisi condotta in merito alle possibili alternative dell’assetto viabilistico si limita a valutare la diversa localizzazione del nuovo sottopassaggio senza verificare la possibilità di potenziare quello in via del Giglio. Inoltre, nella valutazione delle proposte non sono stati presi in considerazione gli aspetti ambientali quali il consumo di suolo o l’interessamento di ambiti tutelati. In merito alla definizione di uno masterplan dell’intera area soggetta ad Accordo territoriale, quanto presentato non approfondisce gli aspetti di miglioramento dell’immagine urbana complessiva e delle dotazioni ecologiche ambientali del polo funzionale. In merito all’occupazione di suolo, la documentazione fornita non ottempera compiutamente a quanto richiesto, non operando la riduzione dell’occupazione di suolo dell’insediamento privato richiesta.

Gran parte dell’intervento insiste poi su un’area soggetta ad elevato rischio di liquefazione in caso di evento sismico: questi aspetti connessi al rischio sismico devono essere approfonditi in sede di Accordo di programma e di variante urbanistica, considerate le relative implicazioni sull’assetto complessivo dell’area, e non in fase esecutiva.

Per concludere, poiché l’ottemperanza a quanto richiesto costituisce condizione sine qua non per la sottoscrizione dell’Accordo di programma, dato atto che nonostante l’approssimarsi della scadenza dei termini stabiliti dall’Accordo territoriale, persistono le criticità sopra descritte, non ricorrono le condizioni necessarie per la sottoscrizione dell’Accordo di programma”.

Nelle ultime settimane Confcommercio Rimini aveva espresso parere contrario all’edificazione del nuovo centro commerciale. “Da parte nostra – spiega il presidente di Confcommercio della provincia di Rimini – ribadiamo il secco no a questo progetto e dunque ad un’ulteriore proroga dei termini di un accordo firmato ben 4 anni fa, che poggia su un piano urbanistico che sta per essere superato, ma che soprattutto rischia di minare definitivamente il comparto del commercio di vicinato e il tessuto economico-sociale non solo di Misano.

E ieri sul progetto era arrivata un’altro pare negativo dalle categorie. “È l’ultimo passo di un iter lento, farraginoso, ormai fuori dal tempo, nato da un progetto con ormai più di vent’anni d’età alle spalle. Un progetto verso il quale esprimono la loro piena contrarietà”, come è emerso ieri a Cattolica durante un incontro tra i rispettivi rappresentanti, le maggiori associazioni di categoria del territorio: Confcommercio, Confesercenti, CNA, Federmoda.

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