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Misano: catturata “scuderia” di ladri alla Ducati Week, recuperate moto per 150 mila euro

Una banda di veri professionisti, calata da Milano alla Ducati World Week per fare man bassa di moto da sogno. I Carabinieri di Riccione hanno arrestato quattro persone, tre uomini e una donna, tutti italiani, residenti a Cinisello Balsamo e dintorni e già noti alle forze dell’ordine. Recuperati 10 “gioiellini”, 5 dei quali prima ancora che i proprietari si fossero accorti del furto, per un valore complessivo di circa 150 mila euro.

I tre uomini, E.D.O di 30 anni, B.C.F. di 36, C.A. di 35, per non dare nell’occhio erano venuti in riviera con moglie e figli, prendendo alloggio in un hotel di Misano come per una normale vacanza. La donna, C.B. di 32 anni, era invece da sola ed era incaricata di guidare l’auto usata per le perlustrazioni, una Giulietta bianca, per cercare di destare meno sospetti.

Ma i Carabinieri della compagnia di Riccione erano già in allerta dopo i furti di “ferri” pregiati segnalati in occasione delle gare di Superbike. E dai cittadini erano arrivate segnalazioni proprio su quella Alfa Romeo bianca,  che era stata vista aggirarsi presso i luoghi di ritrovo, e quindi di parcheggio, degli appassionati delle due ruote: bar, pub, ristoranti, hotel sui lungomare di Misano e Riccione.

Nella notte fra giovedì e venerdì la Giulietta è stata vista sfrecciare sulla litoranea con la donna e un’altra persona a bordo, mentre seguiva a breve distanza, come per scortarla, una Ducati Panigale 1199. I militari, in borghese, hanno deciso di effettuare un controllo appena la “scuderia” si è fermata nel parcheggio di un hotel e subito la reazione è stata di tentare la fuga. La moto, un pezzo da 25 mila euro, aveva il bloccasterzo visibilmente manomesso e alcuni fili pendevano dalla scocca.

I tre sono stati subito arrestati per furto aggravato in flagranza di reato. Poco dopo, mentre i carabinieri si trovavano ancora a bordo della vettura fermata, hanno notato un individuo che si aggirava nel parcheggio armeggiando fra le moto. Era il quarto componente del “team”, dotato di una semplice quanto efficacissima centralina elettronica con la quale era in grado di far partire ogni motore, bypassando qualsiasi sistema di sicurezza. L’uomo è stato denunciato per ricettazione, poiché si è poi scoperto che le moto su cui stava eseguendo i suoi tentativi erano già state rubate e poi portate in quel parcheggio per essere trafugate con calma in un secondo momento.

Le modalità della banda erano infatti queste: la Giulietta individuava gli obiettivi più golosi durante le perlustrazioni. Quindi, di notte, un ladro portava via le moto a spinta, o caricandole su di un furgone – anch’esso poi rintracciato e sequestrato – per spostarle poco distante, in zone di sosta tranquille di alberghi o presso locali pubblici,. Qui venivano parcheggiate con discrezione, preferibilmente con la targa rivolta a un muro. In un secondo tempo i veicoli venivano messi in moto, pronti per essere guidati fino alla base della banda. Qui probabilmente le moto venivano smontate per rivenderne i pezzi, anche su internet, ma anche piazzate al completo su mercati esteri.

Nel bottino, soprattutto Ducati, ma anche Bmw, Honda, Kawasaki, Yamaha. Le vittime dei furti provengono da mezza Europa, come il pubblico della Ducati Week che ha portato in riviera 80 mila fan delle “rosse” di Borgo Panigale. Cinque di loro non si erano ancora accorti che la loro moto si era volatilizzata durante la notte: i Carabinieri gliel’hanno riconsegnata al loro risveglio.

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