Il mare toglie, il mare dà. Nella loro immensità, gli oceani possono essere terribili da affrontare, ma anche fonte inesauribili e di felicità e libertà. Specie per chi ha conosciuto poche di entrambe. Ora per alcuni di costoro arriva una grande avventura: da Miami a Trieste a bordo di un catamarano. Il viaggio, lungo sei mesi, si chiama “WoW- Wheels on Waves” ed è il nuovo progetto promosso dall’associazione ‘Spirito di Vela’ presieduta del velista disabile Andrea Stella. La traversata oceanica salperà dalla Florida il 26 aprile e prima di arrivare in cima all’Adriatico effettuerà 19 tappe. Il diciassettesimo scalo avverrà a Rimini il 30 settembre, dove si terrà una vera e propria full immersion velistica per tre giorni consecutivi, prima di ripartire in direzione nord.
Non si tratta di una qualsiasi avventura velica, per quanto impegnativa: in questo viaggio l’equipaggio porta con sé un messaggio di uguaglianza e solidarietà. A bordo, infatti, saliranno persone che soffrono di disabilità cognitive-relazionali e che, spesso per assenza di strutture idonee, non si possono avventurare in tragitti in mare aperto. E c’è di più. A maggio, durante la sosta a New York, si terrà l’incontro tanto atteso con il segretario generale dell’ONU Antonio Guterres, che consegnerà la Convenzione delle Nazioni Unite sui Diritti delle Persone con Disabilità, un documento ratificato da 166 paesi, che sarà poi consegnato nelle mani di Papa Francesco quando ‘Lo Spirito di Stella’ farà tappa presso Roma nei primi giorni di settembre.
Andrea Stella
“Sul catamarano, – spiega il Project Manager di Wheel on Waves, Corrado Sulsente – fornito di apposite strutture per rendere i naviganti in grado di essere autonomi e di partecipare in maniera attiva alle varie manovre, viaggeranno in tutto otto persone, che poi si alterneranno tra una sosta e l’altra. Ci saranno quattro addetti ai lavori dello staff e quattro passeggeri, tutti provenienti da diverse parti del mondo Il progetto ha un preciso obiettivo, quello di diffondere il contenuto della convenzione delle Nazioni Unite per promuovere e difendere il rispetto dei diritti delle persone disabili, abbattendo le barriere non solo geografiche, ma prima di tutto mentali”.
L’avanzato catamarano, dopo aver percorso i mari del Nuovo Mondo (Norfolk, Annapolis, Atlantic City, New York), raggiungerà le Azzorre, toccherà l’Africa a Lagos, raggiungerà Gibilterra e quindi Cartagena, Valencia, Barcellona, Marsiglia, La Spezia, Rosignano, Roma, Napoli, Messina. Da qui, un’unica lunga veleggiata fino a Rimini. E poi a Trieste, mentre la conclusione ufficiale si terrà a Venezia.
Durante l’approdo alla Darsena di Rimini, la ciurma andrà a San Marino per partecipare a una giornata dedicata all’integrazione delle persone con handicap, organizzata grazie ai fondamentali contributi di Special Olympics, del Comitato Olimpico Sammarinese e della Federazione Vela del Titano, che renderanno così l’antica Repubblica una autentica ‘terra delle libertà’.
Questo viaggio solidale rappresenta la concretizzazione del sogno di Andrea Stella, esperto velista rimasto paraplegico nel 2000 a causa di due colpi di pistola sparati da ladri per rubargli la macchina che aveva noleggiato durante il suo soggiorno Miami, dove si trovava per trascorrere una vacanza. L’incidente però non gli ha tolto la voglia di continuare a fare sport e nemmeno la sua straordinaria vitalità. Nel 2003 ha così fondato l’associazione Onlus ‘Lo Spirito di Stella’, una realtà che realizza numerosi progetti sportivi, come corsi di vela e di sci, e varie campagne di sensibilizzazione per favorire l’inserimento di uomini e donne di tutte le età con disabilità (e non solo) in svariati ambiti della società. Ad esempio, per citarne alcuni, qualche anno fa l’Onlus ha promosso l’attività della ‘Chiesa d’arte’, la prima scuola d’arte plastica diretta da uno scultore cieco e dal 2005 ha dato vita a un vero e proprio tour presso le facoltà universitarie italiane legate al mondo della progettazione, dove Stella presenta l’esperienza della costruzione del suo catamarano.
Ma, adesso, occhi puntati sulla nuova missione in mezzo all’oceano.
Benedetta Cicognani
