Mi hanno rubato la macchina e l’ho ritrovata bruciata”. Ma il racconto dell”uomo, C. M. originario di Belvedere Marittimo (CS), 39 anni, residente a Morciano di Romagna, non ha convinto i Carabinieri. Se non altro perché la stessa persona doveva essere alquanto sfortunata, avendo già denunciato in passato un episodio analogo. Che però si era rivelato una montatura: era stato lui stesso ad avere incendiato il proprio veicolo dopo averlo danneggiato in un incidente, beccandosi anche un’imputazione per omissione di soccorso.
E anche questa volta i riscontri hanno dato il medesimo responso: tutte balle. Dopo un altro sinistro, l’uomo ha di nuovo appiccato il fuoco alla propria vettura per poi andare a denunciarne il furto mai avvenuto. Il fatto è avvenuto lo scorso 20 ottobre in via Conca a Montefiore. Probabilmente distratto alla guida, C.M. aveva causato l’ennesimo incidente stradale andando a sbattere contro un’altra autovettura, i cui occupanti venivano poi soccorsi dal personale del 118 e giudicati guaribili con prognosi di venti giorni. Datosi alla fuga, l’uomo ha incendiato la Stilo nel greto del fiume Conca. Sia l’automobile incenerita questa volta che il veicolo dato alle fiamme nell’occasione precedenti non erano assicurati.
Ma il ritrovamento del veicolo incendiato, a breve distanza di tempo dall’incidente, ha da subito destato l’attenzione dell’Arma che ha così avviato una serie di accertamenti nonché la raccolta di tutti gli impianti di videosorveglianza presenti tanto nella zona del rinvenimento del veicolo quanto in quella dell’incidente. Ed è così che sono stati individuati alcuni particolari che hanno concesso di identificare il giovane e di richiedere a suo carico una perquisizione domiciliare che ha consentito di recuperare, non solo gli indumenti da lui indossati il giorno dell’incidente, ma anche le targhe ed i documenti del veicolo, il tutto denunciato falsamente distrutto dalle fiamme.
(immagine di repertorio)
