Dopo una parentesi di alta pressione che nel corso della settimana ha contraddistinto le gelate della Pianura Padana, sul nostro Paese si affaccia ora una vasta circolazione depressionaria, la quale abbracciando gran parte del continente Europeo sprofonderà fin nel Mediterraneo centrale, provocando nel weekend un deciso cambiamento del tempo.
A capo di questa circolazione, un letto di correnti atlantiche, umide e molto miti, attraverserà la nostra regione accompagnando da ovest il transito di almeno due perturbazioni, allontanando, nel frattempo, il blocco di aria fredda che nei giorni scorsi ci aveva raggiunto dai Balcani.
Questo intenso flusso di libeccio che ci accompagnerà nella prima parte del weekend, sarà sostenuto da una forte ventilazione meridionale sia in Appennino che lungo i settori costieri, inoltre, l’aumento di instabilità provocato dal transito del fronte perturbato, sarà foriero di abbondanti precipitazioni sulla dorsale appenninica tosco-emiliana.
Il sensibile incremento delle temperature, oltre a favorire un innalzamento della quota neve, limitandola dapprima solo sulle creste più alte, sarà accompagnato da fenomeni che potranno risultare più intensi e temporaleschi nella seconda parte di venerdì, e la fusione del manto nevoso preesistente unita alla grossa quantità di pioggia prevista sui versanti sopra vento, ne potrà causare delle criticità idrogeologiche; come frane, smottamenti e l’ingrossamento di qualche bacino fluviale sottostante.
L’ultimo impulso perturbato che sarà previsto attraversare l’Emilia-Romagna tra domenica e lunedì, allontanandosi progressivamente verso est, imposterà un tipo di circolazione settentrionale più fredda determinando un calo moderato delle temperature, ma darà seguito anche a delle condizioni atmosferiche gradualmente più asciutte; infatti già da martedì della prossima settimana, il rinforzo di un campo di alta pressione dal Marocco, introdurrà delle giornate più stabili e soleggiate, anche se non si escludono delle deboli precipitazioni sul finire del mese. Dal punto di vista termico invece, con molta probabilità, i “giorni della merla” (per tradizione quelli più freddi dell’anno) concluderanno il mese di gennaio con un clima non eccessivamente freddo e con temperature che a tratti potrebbero risultare anche superiori alle medie del periodo.
Ci attende quindi un fine settimana perturbato e molto ventoso, con diversi spunti piovosi che, almeno nella prima parte, riguarderanno più le aree emiliane ed in particolare i suoi settori appenninici.
Venerdì: cielo molto nuvoloso su tutta la regione con rapido aumento della nuvolosità sino a divenire coperto, peggiora progressivamente dal mattino con piogge e rovesci sparsi sui crinali emiliani, aumentando di intensità nel pomeriggio sino a divenire temporaneamente moderate/forti e a carattere temporalesco sulle aree montane centro-occidentali. I fenomeni tenderanno ad interessare con piogge deboli a tratti moderate anche la pianura emiliana. Più asciutto sulla Romagna dove le precipitazioni arriveranno solo verso sera interessando anche la pianura, con probabili sviluppi temporaleschi nell’immediato entroterra.
Sabato: al mattino nuvolosità diffusa e stratificata su tutta la regione con cieli prevalentemente coperti, tendenza ad un graduale miglioramento nel pomeriggio a partire da ovest, che lasceranno spazio ad una nuvolosità irregolare e a qualche schiarita. Residue precipitazioni sui settori centro-occidentali in graduale esaurimento con locali rovesci sui settori appenninici. In serata un nuovo peggioramento da ovest tenderà ad interesserà tutta la regione, determinando un aumento delle coperture nuvolose e delle piogge sui rilievi che andranno successivamente a intensificarsi nel corso della notte. Neve in genere dai 1300-1600m, in calo a tratti fin verso i 1000-1200m sul comparto emiliano.
Domenica: nella prima parte della giornata nuvolosità diffusa con cieli prevalentemente coperti. Piogge tra il debole e il moderato su gran parte del territorio, ma con fenomeni scarsi o comunque molto rapidi tra il piacentino e il parmense. Nevicate possibili inizialmente dai 1000-1300m, ma in calo a 600-900m. Tendenza ad un graduale esaurimento dei fenomeni a partire dal settore occidentale seguiti nel pomeriggio da ampi rasserenamenti.
Temperature: dapprima in aumento, con punte massime che potranno sfiorare i 14 gradi in Romagna, valori poi in progressiva diminuzione fino a risultare a fine periodo con minime comprese fra -2 gradi della pianura occidentale e 3 gradi della costa. Massime comprese fra 8 e 10 gradi.
Venti: da moderati a forti da sud-sud-ovest lungo i rilievi con rinforzi nelle aree di crinale. Da deboli a moderati da ovest sulle pianure, da sud-est su mare e pianura romagnola con locali rinforzi. In rotazione da nord-ovest a fine periodo. Valori oltre la soglia di riferimento tra venerdì e sabato con raffiche che potranno superare gli 80 km/h sui crinali e 50 km/h nel riminese.
Mare: da mosso a molto mosso con possibili ingressioni marine sulle coste più settentrionali.