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Metà Emilia-Romagna torna ai livelli pre-crisi, Rimini ancora no

In mezza Emilia-Romagna, cinque capoluoghi su nove, i redditi sono tornati ai livelli pre-crisi e li hanno anche superati, ma Rimini è nell’altra metà, dove le ferite della depressione non si sono ancora rimarginate.

Il confronto fra i redditi degli ultimi otto anni è il Sole 24 Ore, che, in un approfondimento pubblicato oggi, evidenzia come solo in 17 province su 108 si registri un lieve recupero.

Fra quelle 17, ben 5 appartengono alla nostra regione: Modena, Ravenna, Reggio Emilia e Ferrara. Qui il divario fra i redditi del 2008 e quelli dichiarati per il 2016 è stato completamente colmato e, anzi, si registra un leggero aumento delle ricchezza pro capite. Ancora in negativo, invece, Bologna, Forlì-Cesena, Parma, Piacenza e Rimini. Il tutto al netto dell’inflazione che in 8 anni è stata dell’11%.

Bologna resta comunque la città emiliano-romagnola con il reddito medio più alto: 28.048 euro nel 2016 (dichiarazioni 2017), ma in termini reali ancora dell’1,09% sotto al 2008.

A Ferrara invece, il reddito medio è cresciuto in termini reali dell’1,08% a 23.596 euro. Bene anche Modena, con una ricchezza per abitanti di 26.389, lo 0,65% in più del 2008, Ravenna, con 22.343 euro e un incremento dello 0,69%, e Reggio Emilia, 24.468 euro pro capite e uno scostamento dello 0,10%. Sta per farcela a tornare ai livelli pre-crisi Forlì con 22.288 euro medi nel 2016, 0,37% in meno rispetto al 2008. Parma con 27.353 euro medi  è ancora sotto dello 0,67%. Così Piacenza, dove la ricchezza per abitante ammontava nel 2016 a 25.187 euro, lo 0,75% in meno rispetto al 2008. E così, infine, anche a Rimini che con 20.459 euro risulta ancora dello 0,66% al di sotto dei livelli precedenti alla recessione.

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