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Mestrovic: “Presto Santarcangelo in serie B, poi la A”, niente fusione col Rimini

“Vedo il Santarcangelo presto in serie B. E una volta lì, chi ci può fermare fino alla serie A?”. Ivan Mestrovic si è presentato oggi a Santarcangelo e sula fusione col Rimini FC ha chiarito italiano: “Parole, parole, parole”. Proseguendo in inglese: “Mai parlato di fusione fra società. Altri lo hanno fatto, non noi. Quello che abbiamo intenzione di fare qui a Santarcangelo è la Fabbrica Calciatori Romagna, cioè il più grande polo calcistico della regione Romagna. In questo progetto rientrano collaborazioni fra i settori giovanili, perché è naturale che i migliori talenti del territorio saranno attratti da quanto abbiamo intenzione di fare. Dunque collaborazione, non fusione”.

Il nuovo presidente del Santarcangelo ha poi illustrato i suo progetti: gli investimenti saranno incentrati sugli impianti e sul vivaio, “così come abbiamo fatto in Croazia, a Osijek”.

Ma perché proprio Santarcangelo? Mestrovic ha detto di voler entrare nel calcio italiano perché “quanto di più simile a quello dell’America Latina, fatto di passione, cuore, grande radicamento nella società”. E in Italia l’imprenditore croato ha detto di aver scandagliato “tutte le società, dalla serie A alla C”, ritenendo alla fine proprio quella clementina più adatta ai suoi progetti. Una situazione simile a quella trovata nel suo Osijek, che da tre anni navigava in fondo alla classifica finché nel 2016 è arrivato lui. Quanto alla scalata fino alla vetta del calcio, “lo abbiamo già fatto, sappiamo come fare”. E poi: “La Romagna è la mia regione preferita”.

Ma le sue dichiarazioni rilasciate a Osijek quando parlava di Rimini? “In Croazia conoscono poco Santarcangelo, ma conoscono Rimini. Intendevo la provincia di Rimini, per farmi capire. Un equivoco, tutto qui”

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