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Merola rispolvera le colonie in Riviera: “Potremmo offrirle ai bimbi in difficoltà”

L’estate è alle porte e milioni di italiani si interrogano sulla possibilità o meno di andarsene in vacanza durante la bella stagione. Di certezze ce ne sono assai poche. Da una parte ancora non si conoscono quali saranno le direttive dell’esecutivo centrale su consiglio della comunità scientifica e neppure se ci saranno ordinanza regionali ad hoc. L’ipotesi che appare più certa è lo sviluppo del turismo di prossimità. Vacanze in mete vicine alla propria residenza. In Regione il tema è caldo, in Emilia i riflettori sono puntati tutti sulla Riviera Romagnola.

Tanto che il sindaco di Bologna Virginio Merola dopo aver accennato alla possibile tendenza nel futuro prossimo a doversi affidare al turismo di prossimità come bussola per orientarsi in tema di vacanze ha rispolverato il tema delle colonie appeniniche e rivierasche.

“Se il modello sarà il turismo di prossimità dovremmo fare tutti uno sforzo di immaginazione – ha spiegato al portale Tv Bologna – e la vecchia idea delle colonie potrebbe essere ripresa. Il Comune di Bologna potrebbe offrire ai bimbi economicamente in disagio le colonie dell’Appennino e sulla nostra bella Riviera”.

A Rimini “colonie” fa rima spesso e volentieri con degrado ma sui lungomari a nord, da Bellaria a Cesenatico esistono ancora colonie e centri attivi.

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