Sette arresti e sequestri patrimoniali per 12 milioni di euro. E’ l’operazione ‘Work in progress’ della Guardia di Finanza di Parma, che ha scoperto una presunta maxifrode fiscale nel settore dell’impiantistica industriale.
I militari stanno eseguendo un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip su richiesta della Procura, nei confronti di sette persone, tra imprenditori e professionisti, nel settore della metalmeccanica e dell’impiantistica industriale attraverso due consorzi – Gf Nuove Tecnologie, oggi denominato Steel Tech, e Ifc. Impianti – con le relative società consorziate, operanti nel settore dell’impiantistica industriale. riconducibili a due imprenditori, uno dei quali recentemente condannato in primo grado dal Tribunale di Catanzaro per associazione mafiosa in quanto ritenuto organico alla cosca di ‘ndrangheta Farao-Marincola.
Contestualmente all’esecuzione della misura cautelare e reale sono state effettuate complessivamente 20 perquisizioni locali, interessando oltre la provincia di Parma anche le provincie di Bologna, Reggio Emilia, Rimini, Lodi, Torino, Palermo, Agrigento e Caltanissetta, con l’impiego di circa duecento finanzieri.
I beni destinatari del provvedimento di sequestro sono dislocati nelle provincie di Parma, Rimini, Reggio Emilia, Milano, Monza, Lodi, Varese, Torino, Cuneo, La Spezia, Reggio Calabria, Crotone, Caltanissetta, Enna, Agrigento, Taranto, Napoli, Caserta e Cagliari.
In attuazione del provvedimento di sequestro preventivo finalizzato alla confisca, fino alla concorrenza dell’importo di circa 12.000.000 di euro di imposte evase, è stato disposto il blocco della liquidità presente sui rapporti finanziari di 24 distinte persone giuridiche ed il sequestro di n. 75 immobili, n. 49 autoveicoli e n. 55 quote societarie.
Secondo le indagini, attraverso un meccanismo di frode erano forniti, ad aziende di rilevo nazionale ed internazionale operanti in territorio emiliano, servizi e manodopera a prezzi fuori mercato.