Cerca
Home > Ultima ora politica > Maxi truffa bonus: associazioni e partiti fanno tre domande al sindaco di Rimini

Maxi truffa bonus: associazioni e partiti fanno tre domande al sindaco di Rimini

Un gruppo di associazioni e forze politiche hanno firmato una serie di domande rivolte al sindaco di Rimini Jamil Sadegholvaad sull’inchiesta “Free credit” che ha portato alal scoperta di una truffa da 440 milioni ai danni dello Stato.

Un sodalizio criminale, ma esteso in tutta Italia, è quanto emerge dall’ operazione Freecredit  della Guardia di Finanza di Rimini . Una truffa gigantesca, che ha sottratto 440 milioni allo Stato e al nostro territorio, attraverso la capacità di creare e commercializzare falsi crediti di imposta: bonus facciate, sismabonus, locazioni. 78 le persone indagate, con crediti incassati che finivano nei paradisi fiscali, in lingotti e cripto valute.

Il neo sindaco di Rimini, Jamil Sadegholvaad  ha dichiarato: “uno spaccato intollerabile e di imprenditori senza scrupoli che in maniera illecita si sono appropriati di risorse desinate a mettere in salvaguardia le attività più colpite dalla conseguenze della pandemia.”

E’ evidente che per mettere in atto una truffa di tali proporzioni sia necessario avere una  organizzazione radicata e  ben collaudata. La nostra Regione, purtroppo, non è nuova a fenomeni criminali di grande portata, vale per tutte ricordare il processo Aemilia, il quale  ha insegnato che i nostri territori non sono immuni da tali fenomeni, che si sviluppano con le  complicità che maturano dove noi viviamo, avvalendosi anche dei i cosiddetti colletti bianchi. E’ risaputo da tempo che la Riviera è terra di conquista di organizzazioni criminali che investono e riciclano i proventi di attività criminali.

Per queste gravi ragioni, le comunità territoriali, le istituzioni, le associazioni di categoria, le forze sociali, sono chiamate tutte ad alzare il livello di guardia al fine di contrastare fin dal nascere tali cancri sociali ed economici con comportamenti netti e irremovibili.

Proprio per queste ragioni siamo rimasti stupiti che un Assessore Avvocato della neo giunta del Comune di Rimini abbia accettato la difesa di uno dei maggiori  imputati

Crediamo che la lotta alla illegalità e alle organizzazioni criminali non possa  esaurirsi  solo in dichiarazioni di plauso alle forze dell’ordine o in  protocolli di legalità che spesso  restano inattesi , o dal compito di Osservatori sulla criminalità puramente formali.

La lotta alle organizzazione criminali non può essere solo delegata alle forze dell’ordine ma richiede un assunzione di responsabilità di tutti ad isolare  tali fenomeni, facendo terra bruciata  attorno  ad essi

Pertanto spontanee vengono tre domande:

1) L’Assessore – Avvocato del comune di Rimini aveva preventivamente informato il suo e nostro Sindaco dell’incarico  di assumere la difesa di uno dei maggiori imputati dell’inchiesta?

2) Quali azioni il Sindaco intende adottare anche a seguito delle sue condivisibili dichiarazioni  fatte nei giorni scorsi ?

3) Cosa ne pensano le forze politiche, le associazioni di categoria, le forze sociali sulla vicenda?

 

Firmatari :

MCOI (manifesto Contro L’odio e l’Ignoranza )

Articolo Uno Rimini

CDC Rimini

LeG Rimini

Rifondazione Comunista Rimini

Rimini in Comune

Manifesto in Rete

 

Ultimi Articoli

Scroll Up