“Quando gli stranieri si renderanno conto cos’è l’Emilia Romagna vedrete cosa vuol dire il turismo, ma non il turismo di Rimini.., il turismo vero. Il turismo della gente che arriva, si ferma, passa il weekend qui a Modena, Bologna, Parma, Reggio Emilia e vede delle cose uniche al mondo, li vedo e li sento, si emozionano e tornano e questo è l’aspetto più importante”. Parole e musica di Massimo Bottura al Palazzo Ducale di Modena, dove lo chef il 16 luglio del 2019 aveva curato la cena di gala del Motor Valley Festival.
Fra i 230 selezionati ospiti c’era anche il presidente della Regione Stefano Bonaccini. Appena un mese prima lo chef modenese aveva dato vita alla kermesse “Al Meni, il circo 8 ½ dei sapori” e cioè, come recita il sottotitolo “La Rimini sognata da Massimo Bottura si trasforma in realtà”.
L’intervento ha suscitato molto scalpore e commenti sui social riminesi, ripreso da quotidiani e giornali on line. In tanti a chiedersi per quale ragione, uno chef di fama mondiale, che ha sempre dipinto Rimini positivamente abbia avuto una caduta di stile e tono così grave. Forse lo dirà direttamente Bottura quando sarà a Rimini per la prossima edizione di “Al Meni”.
Lo chef dell’Osteria Francescana, infatti, tornerà a Rimini dal 25 al 27 settembre di quest’anno per un’edizione speciale di Al Meni “che, nell’anno del centenario di Fellini, ospiterà gli Stati Generali del Sogno”.
Massimo Bottura ha dimostrato la sua vicinanza a Rimini e in qualche modo scusandosi, pubblicando su Instagram una richiesta per un appartamento di fronte al “Parco del Mare” e con l’hastag @CharlieBottura Loves #Rimini.
Non sono previsti ulteriori comunicati da parte di Massimo Bottura. Il Comune di Rimini ha deciso di non commentare.
