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Il mare torna pulito, restano i danni della bomba mediatica

Tanto rumore per nulla? “La carica batterica è tornata nella norma, i risultati intermedi, ricevuti questa mattina e i relativi a prelievi effettuati in mare ieri, vanno bene. Domani saranno pronti i definitivi e la balneazione sarà ripristinata”.

Lo ha detto l’assessore all’ambiente del Comune di Rimini, Anna Montini. Oggi come ieri, insomma, la qualità del mare è nella norma, ma il divieto, per legge, rimarrà fino a domani.

“Il processo di sedimentazione per analizzare i campioni – spiega l’assessore – richiede dei tempi tecnici”. Lo stop ai bagni in mare sul litorale emiliano-romagnolo era scattato ieri pomeriggio, in seguito alla campionatura, in 95 punti della costa, effettuati lunedì quando ancora vigeva un divieto di balneazione dovuto all’apertura delle fogne. Le analisi effettuate dall’Arpae hanno così mostrato uno sforamento dei limiti di legge di escherichia coli e enterococchi e i Comuni interessati, hanno provveduto ad emanare un’ordinanza di divieto di balneazione temporanea.

Da parte loro, tutte le categorie economiche di Riccione “rassicurano i turisti che l’acqua a Riccione è pulita.
Una chiusura temporanea in via precauzionale ha impedito momentaneamente la balneazione”.

I rappresentanti delle associazioni di categoria di Riccione oggi in spiaggia

“Noi presidenti e direttori siamo testimoni che il mare è limpido e pulito e vi aspettiamo tutti a Riccione per un bel bagno”: firmato Federalberghi Riccione, Confesercenti, Confcommercio, Cooperativa Bagnini, Confartigianato, CNA.

Contemporaneamente da Bellaria la Fondazione Verdeblu fa sapere: “Il mare di Bellaria Igea Marina è balneabile sull’intero litorale. Le analisi a cui sono state sottoposte le acque di balneazione hanno confermato infatti l’assoluta limpidezza e qualità delle acque stesse lungo l’arenile di Bellaria e di Igea Marina. Quindi nessun problema per i tanti turisti che affollano la località e ai quali va garantita la sicurezza balneare a tutti i livelli. La conferma arriva dai rilievi di Arpa e che, lo ribadiamo, hanno escluso complicazioni o tossicità nell’Adriatico che bagna il nostro comune. Da parte del Comune di Bellaria Igea Marina e di Fondazione Verdeblu i migliori auguri di buone vacanze a chi ha scelto Bellaria Igea Marina per godersi un periodo di riposo, di salute, di bagni e di relax”.

Ma cos’è successo allora? Semplicemente, le analisi programmate dell’ArpaE sono cadute in un giorno, lunedì 29 luglio scorso, in cui le acque certamente non erano balneabili, essendo già state dichiarate tali il giorno prima e quello precedente a causa delle forti piogge di sabato e domenica. Una comunicazione a dir poco incauta ha fatto poi rimbalzare la notizia del prolungato divieto di balneazione su tutte le prime pagine nazionali, nonché condivisa con malcelata soddisfazione sui social da parecchi operatori di località concorrenti, oltre che dai soliti appassionati di catastrofismo.

E così un fenomeno che – sottolineiamo purtroppo – si ripete regolarmente alle foci di tutti i fiumi d’Italia dopo piogge di notevoli entità, si è trasformato in una bomba mediatica, giunta fra capo e collo di una stagione turistica che sta scontando già altri problemi.

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