“L’idea che muove questi aperiCULT – spiegano gli organizzatori – non é di allestire dibattiti tra pro e contro qualcosa ma di ascoltare le voci di chi é direttamente coinvolto sul campo, per farsi un’idea e per accrescere o svelare la conoscenza diretta dei nodi socio-culturali sottostanti”.
L’ormai famoso bagnino Fausto Ravaglia (bagno 135-136) ha ricordato speranze e delusioni dei suoi cinquant’anni di vita su quella spiaggia, delle intuizioni organizzative e delle delusioni per le tante promesse mai realizzate. Oggi si aspetta la riqualificazione dell’intero asse fluviale, ma si accontenterebbe di “coprire” in qualche modo il degrado delle aree abbandonate da decenni.
Il noto imprenditore Attilio Cenni, memoria storica dell’inventiva di questa parte della Romagna, ha ricostruito le fasi di come il mix spiaggia – musica –animazione – eventi si sia originato proprio nell’area del Marano e si sia poi affermato come alternativa alla stanchezza di altre proposte rivierasche.
Il D.J. Rafael Nunez ha approfondito il tema dello specifico musicale, di come i giovani siano affascinati da certe tipologie musicali e di come queste possono essere dosate per mantenere un’armonia o una dissonanza, decibel compresi.
Infine Luca Marzi, ex gestore del Mojito Beach, locale che ha ospitato l’incontro, ha evidenziato la fatica dei gestori dei locali ad essere il crocevia tra normative, giuste istanze del territorio, desiderio giovanile che oscilla tra uniformità e trasgressione e gli interessi economici sottostanti.
“Tutti gli intervenuti – commenta RiccioneSì – non hanno nascosto i problemi legati a questo mondo; problemi che ha senso eludere o provare a spostare da un’altra parte. Le regole devono essere rispettate ma sta agli organi preposti farle rispettare veramente a tutti. Le considerazioni finali sono l’urgenza che una istituzione sovradeterminata (Regione o Provincia ad esempio) si faccia carico di essere volano e soggetto aggregante, tra pubblico e privato, per l’elaborazione di un piano d’intervento che superi le attuali soluzioni frammentarie che i singoli Comuni stanno mettendo in campo, spesso orientati da spinte localistiche o interessi particolari. L’obiettivo deve essere invece quello di riuscire a dare una visione unitaria di sviluppo turistico. Si apre allora la questione della democrazia aumentata che é uno dei temi più cari ai RiccioneSì! e che avremo modo di seguire in futuro”.
“E anche per questo – conclude la presidente Foglino – invitiamo tutti gli interessati a prendere contatti con noi. Noi, comunque, continueremo a tenere informati sui nostri AperiCult e sulle altre iniziative di RiccioneSì!!”