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Mani del crimine su riviera in crisi, due PM antimafia ne parlano in diretta Facebook

La crisi che seguirà l’epidemia da coronavirus quanti appetiti “mafiosi” stimolerà? La società civile, le istituzioni, le forze dell’ordine come risponderanno? Sono queste le domande che l’Associazione JFKennedy si è posta quando ha deciso di organizzare il dialogo con il dottor Marco Forte, Sostituto procuratore della Dda di Bologna in diretta Facebook (Associazione JFkennedy) venerdì 22 maggio ore 18.

La crisi economica che l’epidemia ha già determinato nel nostro territorio, il rischio che l’imminente stagione estiva non consenta a tutti gli operatori commerciali di ottenere i ricavi sperati rende ancor più stringente il pericolo che attività economiche, operanti principalmente nel settore turistico, possano essere acquisite dalla criminalità organizzata.

E’ noto che le organizzazioni criminali hanno a disposizione ingenti quantitativi di denaro contante, derivante dalle attività illecite e che il problema principale che debbono affrontare è quello dell’impiego in attività lecite. La polizia giudiziaria e la magistratura stanno mettendo in campo attività d’indagine per contrastare questo nuovo pericolo. Il nostro ordinamento prevede che le attività di contrasto alla criminalità organizzata siano affidate alla Direzione Distrettuale Antimafia, articolazione, per quel che riguarda il nostro territorio, della Procura della Repubblica di Bologna.

“Per affrontare la questione dei rischi derivanti dalla crisi economica – spiegano gli organizzatori – e, più in generale, per fare il punto sull’attività di contrasto al crimine organizzato nella nostra provincia la nostra associazione ha chiesto il contributo del dott. Marco Forte della Direzione Distrettuale Antimafia di Bologna delegato a coordinare le indagini antimafia nel nostro territorio. Al dottor Forte chiederemo quali sono i più importanti processi e le indagini che hanno portato all’emissione di misure cautelari nei confronti delle diverse organizzazioni criminali presenti nel Riminese ed illustrare quali misure di prevenzione patrimoniali siano state eseguite negli ultimi anni”.

“Tenendo conto della specificità della nostra associazione, sarà importante conoscere quali contributi la Direzione Distrettuale Antimafia (DDA) si aspetta dagli enti locali, dalle organizzazioni sociali e dalla società civile per implementare il contrasto alle mafie”.

Il dottor Forte sarà intervistato dal dottor Daniele Paci, magistrato della Direzione Distrettuale Antimafia di Ancona, ed insieme potranno affrontare le problematiche dei territori di confine tra le due regioni.

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