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Mamma e figlio in agguato nei supermercati di Riccione, presi dopo raffica di furti

“Scusi sa dov’è la mutua?”. C’era sempre quella domanda, poi il malcapitato si ritrovava senza portafogli, se non  peggio. E sempre era un ragazzo a rivolgerla, di solito all’uscita di un supermercato, ma anche presso un bancomat o una farmacia. Una raffica di colpi fra settembre e novembre a Riccione. E le denunce che arrivano ai Carabinieri sembravano fotocopie.

Le indagini dei militari e le testimonianze delle vittime hanno permesso di identificare gli autori dei furti ed arrestarli per almeno sei episodi accertati. Madre e figlio, lei 52 anni, lui 21. Il ragazzo chiedeva informazioni a chi aveva appena fatto la spesa, con le portiere dell’auto aperte. E in quell’attimo di distrazione appariva la madre e arraffava il portafogli o qualsiasi altra cosa di valore che qualcuno aveva posato per un attimo sul sedile, o lascito nella fretta nelle stesse borse della spesa.

Ma i bersagli non erano casuali. Come si è potuto ricostruire dalle immagini delle telecamere di sorveglianza, le vittime, masi scelte fra i i più giovani, spesso venivano pedinate già all’interno del supermercato, così da poter carpire il pin del bancomat al momento di pagare alla cassa. Appena fuori, il colpo e poi era un terzo complice a correre allo sportello automatico più vicino e fare più prelievi possibili. In questo modo qualcuno ci ha rimesso anche più di mille euro, fra il contante nel portafogli e le somme rubate al bancomat. E quasi nessuno sul momento si rendeva conto di essere stato derubato.

Ma già fin dalle prime immagini osservate i Carabinieri avevano riconosciuto delle figure famigliari. Decisivo poi è stato l’ennesimo furto questa volta commesso nella zona artigianale di Riccione. Qui a essere colpito con il solito metodo era stato il titolare di una ludoteca, che si era recato per un acquisto in una vicina ferramenta. Dopo la solita richiesta di informazioni sulla strada per andare all’Ausl, si era accorto di non avere più il portafogli e che dall’auto era sparito anche un pc portatile. Il suo allarme immediato ha consentito di visionare le riprese delle numerose videosorveglianze della zona artigianale, permettendo così di individuare anche l’auto usata dai malviventi.

Terminati gli accertamenti, sono scattati gli arresti. Custodia cautelare in carcere con l’accusa di furto aggravato e uso indebito di carte di credito per A.S., 42 anni, raggiunta dal provvedimento quando già si trovava detenuta a Pesaro per altri fatti. Stessa imputazione e manette anche per il figlio 19 enne N.G., arrestato invece a Trento. Denunciato per ricettazione un terzo complice, B.T. anch’egli 19 enne: finora si è potuto accertare solo che era lui a compiere i prelievi ai bancomat con le carte rubate. Al vaglio del Tribunale dei minori la posizione di una minorenne, utilizzata come diversivo per distrarre le vittime dei furti. Tutti hanno precedenti per gli stessi reati e sono imparentati fra loro vivono in accampamenti di nomadi fra La Colombarina e Misano.

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