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Home > Cultura e Spettacoli > Mal di denti d’altri tempi

Oggi intorno ai denti si è sviluppata una attività industriale di dimensioni enormi e si sta trasformando la stessa figura del dentista, insidiata ormai da strutture che hanno superato i confini nazionali. Perciò mi ha fatto leggermente sorridere il seguente volantino pubblicitario apparso a Rimini nel 1761:

“NOBILISSIMI SIGNORI

“Ad istanza di buoni amici, ANTONIO FABBRI Diletante Dentista abitante in codesta sua città di Rimino fa noto alle Nobiltà Loro, non meno a chiunque altro per benefizio e vantaggio comune che, oltre il saper mettere denti bosticci al naturale, impiomba quelli che ne hanno di bisogno, gli pocho stabili o sieno crollanti stabilisce e ferma ed i calcinati o pozzulenti mirabilmente governa e ripulisce, anzi che recar dolore egreggiamente ricrea e consola.

Per quelli poi non si trovassero in bocca denti di sorte alcuna, lavora mandipole intere con tal’ arte e politezza che, non solo non si distinguono da’ naturali, ma si puole volendo, oltre il benefizio di ben pronunziare le parole, anche masticare qualunque cibo al proprio individuo necessario e grato.

Possiede parimenti una polvere, quale non è né minerale né nauseante, ma tratta da soli semplici, colla quale con tutta facilità si rendono bianchi e lucidi i denti, quantunque neri, e si conserva per lungo tempo da ogni fecciume per cui si rendono deformi e fettidi.

Il detto Professore, poiché ha avuto l’onore di servire felicemente, in un colli suoi Sig. Concitadini anche non pochi esteri rispettabili personaggi, si dice pronto prestar l’opera sua indiferentemente con chi che sia si degnarà comandarlo, e non ricever denaro se prima non avrà riportato di quanto si compromette il proposto effetto.

Chi desiderasse discorrere col detto Professore, questi abita vicino la porta di S. Giuliano, ben sicuri di rimaner sodisfatti”.

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Oreste Delucca

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