Juri Magrini, segretario provinciale del Pd, risponde a stretto giro di posta al commento di Sergio Pizzolante sulla tornata di elezioni amministrative a Riccione, Coriano e Morciano:
Caro Pizzolante basta raccontare frottole.
Basta raccontare vicende ricostruite per come fa più comodo a te.
Prendo atto della tua affermazione che a Morciano Ciotti era già in campo quando incontrava me ed il Pd di Morciano: deduco quindi di essere stato preso in giro insieme ai miei colleghi visto che nei vari incontri il Professor Ciotti ha sempre sostenuto in maniera categorica di non essere interessato a ricandidarsi. E’ talmente vero che il candidato della lista civica che il Pd ha sostenuto non mi risulta sia assessore a San Clemente.
Per quanto riguarda Riccione e Coriano, aspetto a raccontare dato che ci sono stati altri esponenti del PD che per in virtù del loro ruolo hanno gestito le varie vicende in prima persona. Lo faccio per rispetto nei loro confronti, ma non mancherò di farlo nei prossimi giorni.
Racconterò senza lasciare indietro nulla, nemmeno le parti più scomode . Oggi il partito non è più la forza innovativa e di sinistra che avevamo immaginato. Sembra la “Margherita”. Non capisco perché ti ostini a parlare sempre e solo del Pd, a criticare il mio segretario e il mio partito in quel modo becero come un qualunque commentatore, dimenticando che tu sei esponente di un altro partito, quel piccolo partito che fa della politica dei due forni un’arte.
Quello che sta a Roma con Renzi e a Milano con Salvini. Lascia stare il Pd, le nostre beghe le risolviamo da soli, evita di fare da clava per conto terzi. Dato che ci sono, siccome questa storia del civismo mi ha stancato ed è ormai stantia., Tra l’altro la ricostruzione che viene sempre fatta è sempre ad arte, con qualche alleato della stampa locale imbeccato nei pranzi quotidiani. Lo dico senza mezze misure: il Pd, ed in particolare quello di Rimini, non ha nessun problema ad aprirsi alle esperienze civiche, al mondo dell’associazionismo e delle professioni. Il punto è che la patente di civismo non la puoi avere tu, non la puoi dare tu, né per quello che rappresenti nella politica odierna né per quello che hai rappresentato negli ultimi 30 anni in quella riminese.
Il civismo non sono gli esponenti politici che si riciclano da una parte all’altra, che passano da governi di destra e di sinistra – nazionali e locali – con disinvoltura. Il civismo vero è altro. Credo che continuerà a stare nascosto insieme ad un bel pezzo di sinistra nel 50% di astensione dal voto. Come ho già detto, ritengo questo uno dei problemi più seri della politica ed in particolar modo del Pd, e cioè l’incapacità di tenere insieme diversi valori con le politiche che mettiamo in campo. Oggi Veltroni nella sua intervista su Repubblica ha dichiarato “oggi il partito non è più la forza innovativa e di sinistra che avevamo immaginato. Sembra la Margherita”. Ecco, la penso così anche io.