Lucia Serena Rossi, ordinario di Diritto dell’Unione Europea al Dipartimento di Scienze Giuridiche dell’Università di Bologna, dal prossimo ottobre sarà il nuovo giudice italiano alla Corte di Giustizia dell’Unione europea, a Lussemburgo.
La Corte di Lussemburgo è il massimo organo giurisdizionale dell’Unione Europea, il cui ruolo è decidere i casi di rinvio pregiudiziale da parte dei giudici nazionali su questioni europee, giudicare dei ricorsi contro gli Stati membri, e annullare gli atti delle istituzioni. Una nomina che è anche un importante riconoscimento per Bologna e l’Alma Mater.
Lucia Serena Rossi è stata consulente per la Regione Emilia Romagna per lo spinoso problema delle concessioni balneari e successivamente per il Governo Italiano.
Tali regole sono rappresentate dal Trattato UE e dalla Direttiva Bolkenstein sulla libera prestazione di servizi; la Corte Costituzionale italiana ha già affermato ripetutamente che il regime attualmente vigente viola le norme europee.
In tempi diversi la docente universitaria era intervenuta per chiarire i termini della discussione e fare chiarezza sulla reale situazione.
Eloquenti alcuni interventi nel merito in occasioni di convegni a cui era stata invitata anche a Rimini:
“La preoccupazione degli operatori è comprensibile, ma le idee che circolano sono spesso basate su informazioni confuse e fuorvianti, se non addirittura demagogiche. La mobilitazione degli operatori sembra infatti incentrata sullo slogan “usciamo dalla Bolkenstein”. Occorre chiarire –smentendo dicerie che stanno diventando, con un effetto valanga, dei boatos- che questo è giuridicamente impossibile.
La direttiva copre tutti i servizi che non siano stati espressamente esclusi dalla stessa al momento in cui è stata negoziata (notai, agenzie di lavoro interinale, servizi sanitari e sociali, servizi di trasporto), i quali peraltro sono comunque sottoposti ai principi previsti dal Trattato UE.
E’ vero che la direttiva prevede una clausola di revisione, ma essa è finalizzata ad ampliare il campo di applicazione della direttiva, non certo a ridurlo.”
Questo passo veniva pronunciato nel 2011. Dopo 6 anni si è esattamente allo stesso punto come dimostra l’iniziativa di lunedì a Riccione organizzata da Asso Balneari.