Mercoledì sera, dopo quasi otto anni, sono tornato nella sala del Consiglio Comunale di Riccione perché finalmente si discuteva di Sanità.
Ma questo Consiglio Comunale aperto sulla sanità arrivato con gravissimo ritardo, quando ormai le decisioni importanti sono già maturate, ha evidenziato una grande evanescenza della
Amministrazione Comunale Riccionese che non ha saputo prendere nemmeno un impegno concreto a sostegno del nostro ospedale.
Resta quindi la preoccupazione per l’eliminazione del primariato di Rianimazione e speriamo che i prossimi mesi siano considerati sperimentali, pronti a rivedere questa decisione qualora si mostrassero fondate le preoccupazioni di tanti che pensano che l’assenza del primario di un reparto così strategico ed al servizio di tutti gli altri reparti sia molto pericolosa.
La cosa più grave però è che l’Amministrazione Comunale non ha sentito il dovere di prendersi alcuni impegni concreti che sarebbero stati decisivi per far riprendere una stagione di investimenti per il nostro ospedale.
Sono infatti maturi da tempo, come riconosciuto anche dalla dirigenza dell’ASL, alcuni problemi come ad esempio l’ampliamento della farmacia interna dell’ospedale, il trasferimento dal reparto di dermatologia e del laboratorio d’urgenza che sono ancora ubicati nelle vecchie palazzine degli infettivi vecchie e obsolete, oltre che staccate dall’ospedale con disagi evidenti per tutti. O come la ristrutturazione del reparto di medicina d’urgenza ospitato in una collocazione provvisoria.
L’Amministrazione poteva stimolare, aiutare e accelerare questi investimenti, risolvendo anche un problema molto serio, il parcheggio dell’ospedale.
Se avesse deciso di investire costruendo il nuovo parcheggio dell’ospedale, avrebbe accelerato e facilitato gli investimenti dell’ASL. E, come è già successo in passato, in breve tempo si sarebbero
risolti tutti i problemi prima citati.
Invece il Sindaco, che sembrava più una brava presentatrice, non ha preso alcun impegno quindi penso che se tra poco tempo non arriveranno decisioni concrete, sarà necessario attivare una azione popolare per ottenere che si riprenda ad investire sul nostro ospedale.
Non basta infatti rallegrarsi perché il nostro ospedale oggi funziona bene ed anzi ospita funzioni di altissimo livello, come ad esempio il dipartimento delle emergenze, la chirurgia laparoscopica, la chirurgia toracica, l’oculistica e altro ancora, che ci collocano ai primi posti sia per risultati sia per qualità organizzativa coniugata con una umanità facilitata nelle strutture non troppo grandi come il Ceccarini.
Questi risultati non sono piovuti dal cielo, sono serviti molti anni di lavoro intenso, investimenti consistenti e una collaborazione strettissima tra l’Amministrazione Comunale e l’Azienda Sanitaria Locale.
Vorrei ricordare che solo 20 anni fa la preoccupazione dei riccionesi e anche di chi lavorava in ospedale era addirittura che il Ceccarini potesse chiudere.
Queste preoccupazioni, non del tutto infondate, sono state superate non con proclami o con barricate, ma con investimenti consistenti a cui l’Amministrazione Comunale ha dato allora un contributo sostanzioso e decisivo.
Ora è urgente riprendere quel percorso, riprendere gli investimenti sul nostro ospedale altrimenti il declino può iniziare da un momento all’altro.
Infine vorrei anche ricordare quanto è importante anche per tutti quelli che lavorano in ospedale sapere che hanno l’Amministrazione al loro fianco che li sostiene, li aiuta concretamente con investimenti che possono migliorare il loro lavoro quotidiano e li fa sentire orgogliosi del proprio lavoro: tutto questo ha un valore enorme e produce risultati incalcolabili.
Daniele Imola