Giulio Lolli avventuriero e truffatore è sempre più vicino all’estradizione in Italia. Lo confermano fonti del governo, riconosciuto, della Libia.
Lolli che era stato arrestato la scorsa settimana. E’ ricercato dalla giustizia italiana per le truffe della Rimini Yacht, con due mandati di cattura internazionale, emessi dalla Procura di Rimini.
Inizialmente si era detto che l’arresto non riguardava le vicende italiane ma un ipotetico traffico di armi e droga. Nelle ultime ore si stanno chiarendo molti aspetti.
In primo luogo il ministro dell’Interno libico lo ha annunciato alla tv di Stato: “Stiamo lavorando con l’Italia per restituire Lolli al suo Paese”.
Questa dichiarazione spiega molto della reale situazione.
Appare ormai certo che il governo italiano, con il suo ministro dell’Interno Minniti, abbia posto nelle trattive con il Governo Libico anche l’estradizione di Lolli.
Difficile pensare che tra gli esecutori degli accordi tra Italia e Libia per limitare gli sbarchi ci potesse essere un ricercato dallo Stato Italiano. Infatti come ampiamente riportato, Lolli in Libia , ultimamente , era capitano di una motovedetta al comando di un gruppo di uomini che pattugliava un tratto di costa.
Le prossime settimane saranno decisive. Si consideri che non esiste, allo stato attuale, un trattato tra Italia e Libia per la giustizia e le estradizioni. Tutto è demandato ai rapporti tra i due Governi.