Due agenti della polizia Municipale controllano un artista di strada che stava facendo il suo spettacolo (realizza sculture di sabbia) nel centro storico di Rimini (tra via Gambalunga e Corso d’Augusto). In quel momento passa il sindaco Andrea Gnassi e rimprovera le due vigilesse che invece di occuparsi del traffico di furgoni e furgoncini che “scorrazzano” per Corso d’Augusto stanno occupandosi di un artista per strada. Le due agenti della Polizia Municipale di Rimini, evidentemente non avendo gradito l’intervento di Gnassi, scrivono una relazione su quanto accaduto. Il comandante del corpo di Polizia Municipale, Rossi, non può fare altro che inviare tutto in Procura. Il tutto avviene nei primi giorni del mese di novembre.
La Procura della Repubblica ha chiuso l’indagine chiedendo l’archiviazione per il Sindaco. In sostanza i magistrati inquirenti non hanno ravvisato nessun reato da parte del sindaco. La procura ha visionato il filmato delle telecamere che hanno ripreso il diverbio, consultato il regolamento di Polizia Municipale ed anche sentenze della Cassazione che hanno affrontato casi simili. Alla fine sono giunti alla conclusione che non vi è stata nessuna interruzione di pubblico servizio da parte di Gnassi. Lo dimostra il fatto che all’artista di strada sono stati consegnati comunque due verbali di contravvenzione. Inoltre la procura ha anche sottolineato che il sindaco in base al regolamento di polizia municipale ha tra i suoi compiti quello di impartire direttive e vigilare “sull’espletamento del servizio svolto dal Corpo di Polizia municipale”. Nel caso specifico il sindaco ha fatto notare alle due vigilesse che vi erano altre priorità in quel momento nel centro storico da controllare.
Ora, per chiudere definitivamente la pratica spetta al Gip decidere se accettare la richiesta di archiviazione della Procura oppure procedere con il rinvio a giudizio