La vicenda di Silvia Romano, la ragazza volontaria in Kenya rapita da un gruppo armato, fornisce spunto di riflessione per la vicesindaco del Comune di Rimini, Gloria Lisi.
“Silvia è Marilena. – scrive la Lisi – Silvia ha 23 anni e ha voluto il Kenya, Marilena ne aveva poco più di 30 quando partì per la sua prima missione al confine tra Zambia e Zimbabwe. Silvia Costanza Romano, la giovane rapita in Kenya, ha fatto la stessa scelta che fece 55 anni fa Marilena Pesaresi, la dottoressa riminese motore dell’ “Operazione cuore”; ha deciso di aiutare il prossimo, di andare là dove ce n’è bisogno, in quell’Africa così bella e allo stesso tempo così difficile. Di essere vicina a chi ha meno difese, i bambini”.
“Per il suo impegno, per il suo essere “donna dal cuore grande” come la chiamano in Zambia, o “Il leone che sa” come la definiscono in Zimbabwe, la dottoressa Pesaresi esattamente 20 anni fa fu insignita del Sigismondo d’oro, per essersi “fatta mente attenta e braccio operoso” di una catena di solidarietà che ha unito Africa e Rimini”.
“E di giovani braccia operose e soprattutto di menti attente la nostra città è piena: ragazze e ragazzi che, come Marilena e come Silvia, ogni anno scelgono di investire il loro tempo e i loro risparmi per andare a vedere con i propri occhi cosa significa povertà, cosa vuol dire vivere tra le tensioni e le guerriglie quotidiane. E’ un popolo silenzioso, attivo e numeroso: sono oltre un centinaio le riminesi e i riminesi che in questo momento sono presenti in Zimbabwe, Kenia, Senegal, Palestina, Colombia, Libano, Albania, Bangladesh e Cambogia”.
“Ragazzi che magari rinunciano alle vacanze con gli amici, che risparmiano durante l’anno per potersi pagare il viaggio (economicamente impegnativo) e raggiungere le missioni, che organizzano iniziative di autofinanziamento attraverso le associazioni del terzo settore a cui fanno riferimento per raccogliere quanto necessario per garantirsi l’opportunità di vivere un’esperienza che, fuori da ogni retorica, lascia un segno indelebile in che la compie e in chi la riceve. Tra le tante mi piace anche segnalare i ragazzi dell’istituto Einstein, impegnati questa estate in una missione in Messico e gli scout del clan Karif della parrocchia del Crocifisso, che si sono recati proprio in Kenya”.
“Silvia Costanza Romano è uno dei volti di una comunità vasta, impegnata, “attenta e operosa”, che merita sostegno incondizionato. Un popolo di giovani che sa essere indifferente e alzare le spalle davanti all’odio da tastiera e ai pregiudizi stupidi che si riversano come una facilità disarmante per bocca di chi l’Africa probabilmente la conosce solo per i villaggi turistici e che non sa alzare lo sguardo oltre il proprio giardino”.
“Silvia, Marilena – e aggiungo Massimo Migani, dottore quarantenne che ha raccolto l’eredità della Pesaresi in Zimbabwe rinunciando alla sua carriera a Rimini – e tutti gli altri sanno invece guardare lontano, oltre agli ignobili attacchi strumentalizzati ad arte da chi non ha un briciolo di valori oltre che di decenza”, conclude Gloria Lisi.