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L’Inps, la burocrazia e il rimborso scomparso

Riceviamo questa lettera di un nostro lettore.

“Scrivo in quanto credo io sia vittima di quello che definisco “ingiustizia sociale ” e voglio combatterla per far valere i miei diritti su chi deve compiere dei doveri.

La storia è breve : tramite Sito Inps con l’aiuto di mio figlio ho presentato il 730 precompilato una volta che poi è stato annullato poiché avevamo un credito in compensazione in aggiunta che volevamo davvero verificare.
Siamo andati alla Agenzia delle Entrate di Rimini (quella di nostra competenza) e il Funzionario preposto ci ha confermato il credito dicendo di ripresentare una nuova dichiarazione. Cosa fatta! Trasmessa secondo l’agenzia delle Entrate il 25 Giugno 2019 a INPS per il pagamento.

Orbene vantando un credito di 3780 euro cosa non da poco e sopratutto utile per me e per mio figlio per confermare la cauzione della casa in affitto nemmeno per andare alle Bahamas (cosa tra l’altro lecita se volevamo).
Ebbene Inps è da Luglio che questo pagamento non lo elabora e non lo paga.

Le scuse sono perché abbiamo presentato due dichiarazioni e l’agenzia delle Entrate avrebbero sbloccato il 730 il giorno 8 Agosto.
Ancora Venerdì 30 Agosto la sede centrale di Roma della Agenzia delle Entrate mi ha confermato che il flusso è stato regolarmente trasmesso in data 25 Giugno 2019.

Mi chiedo visto che poi abbiamo mandato numero Pec alla direzione generale di Inps rimaste ovviamente inevase come fa un cittadino e contribuente ad ottenere un credito spettante e certificato ? Abbiamo chiesto loro di fare un pagamento vario sul cassetto previdenziale del cittadino e mi hanno detto che non si fanno più i pagamenti vari (cosa non vera perchè ad esempio con la Naspi il 730 viene pagato come pagamento vario).

Chiedo l’apparato della pubblica amministrazione secondo le parolone dei vari Ministri da Brunetta a Buongiorno non doveva snellirsi?
A me sembra tutto così complicato! Ora l’unico e prossimo passo è presentarsi in sede Inps di Rimini e rimanere a oltranza fino a quando non si sblocca la situazione. Ma mi chiedo si deve arrivare fino a qui ?
Che il professor Tridico ne risponda.

Abbiamo scritto anche al Ministro Bongiorno (ex ministro della Pubblica Amministrazione e al Presidente della Repubblica)
Non può solo rispondere al telefono un incaricato sulle pensione di Rimini che sbraita al telefono solo perchè ho scritto Pec anche alla Direzione Generale.

Non chiedo molto UN DIRITTO per chi non fa il SUO DOVERE.
Sperando in una pubblicazione assurda per sbloccare questa situazione.”
Cordialmente
Bragalini Giuseppe – Pennabilli

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