Mi spinge a scrivere questa nota per Chiamamicitta.it un incubo che mi è apparso questa notte. Era talmente dettagliato che le varie fasi del sogno mi sono rimaste in testa in modo chiaro e schematico. Eccole:
1° fase. Il Governo Conte vara entro tre mesi due leggi “base” del suo programma: la flat tax al 15% e il Reddito di Cittadinanza. Lo fa totalmente in deficit, sfidando Parlamento e Presidenza della Repubblica sulla spinta “popolare” (manifestazioni di appoggio in tutta Italia, picchetti a Montecitorio e al Quirinale, artigiani e industriali evasori alzano bandiere tricolori sui cancelli delle fabbriche, ecc. ecc.). Non è importante che le due leggi divengano operative, esse sono il manifesto della nuova sovranità italica, del Popolo contro le Elités politiche, economiche, intellettuali. Salvini intanto, dal Ministero degli Interni, affitta cinquanta Boeing 747 e riporta in Africa un tot di immigrati. Nel sogno l’ho visto vestito da pilota d’aereo salire a bordo spingendo un gruppo di nigeriani con una mazza da baseball.
2° fase. L’UE minaccia ritorsioni, comincia una trattativa inconcludente, si bloccano i fondi comunitari, si minaccia l’invio di due o tre troike, ecc. ecc. Cresce l’appoggio popolare a Conte. Cresce lo spread e si materializza di nuovo, come nel 2011, il fantasma del complotto internazionale dei mercati contro il popolo italiano. In questo clima difficile il PD tiene finalmente il suo Congresso, Renzi viene rieletto Segretario all’unanimità o, in alternativa, vengono respinte le dimissioni irrevocabili per dare un segnale forte all’esterno.
3° fase. Siamo intanto arrivati alle Elezioni Europee della primavera 2019 (anche delle Regionali in ER e in molti comuni): Lega e 5Stelle si presentano separatamente a livello nazionale, nei grandi comuni per unirsi poi al secondo turno, ma sperimentando liste unitarie nei piccoli comuni e forse in Emilia Romagna. Sfiorano insieme il 55%. Forza Italia e PD scendono ulteriormente. L’Emilia rossa diventa giallo-verde, come quasi tutti i comuni.
4° fase. Il Governo Conte, viste le resistenze UE e il risultato elettorale, avvia una “drammatizzazione” dello scontro che si conclude con le dimissioni del Governo. Nessun’altra maggioranza è possibile, si vota per le politiche in autunno 2019, la coalizione 5Stelle-Lega prende la maggioranza assoluta in entrambe le camere.
5° fase. Il PD e FI si lacerano. Renzi convoca d’urgenza una Leopolda presentandosi come il “Micron” italiano. Berlusconi si ritira dalla politica, mezza FI va alla Leopolda, l’altra metà entra nella Lega.
6° fase. Che succede a sinistra? Non lo so perché due dei miei gatti sono saliti sul letto e mi hanno svegliato per rivendicare la colazione. Ho fatto appena in tempo a vedere di sfuggita la faccia di alcuni compagni interrogarsi sul perché avessero deciso di evirarsi non mettendo in gioco il (piccolo) patrimonio di voti che una parte del popolo gli aveva affidato. Ho avuto la sensazione che avessero capito che quel 18-22% (PD+LeU) gli era stato affidato proprio per impedire la saldatura dei due populismi. Alcuni li ho riconosciuti, alcuni erano anche di Rimini, ma preferisco non fare nomi.
Giuseppe Chicchi