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L’ex portavoce di Forza Nuova: “Ho paura dei cortei del 15 e del 16”

“I cortei del 15 e del 16 ottobre? Francamente temo che possano crearsi situazioni pericolose. Il problema non sono i vertici dei movimenti come Forza Nuova, ma i cani sciolti che senza quei vertici possono sfuggire e agire di testa loro”. A parlare è Andrea Barlocco, nato a Busto Arsizio 43 anni fa ma residente a Santarcangelo di Romagna. Ultimamente Barlocco ha lavorato per un certo tempo per la campagna elettorale del candidato a sindaco di Rimini Lucio Paesani. Ma prima era stato portavoce di Forza Nuova, dal 2015 al 2017. Conosce bene la galassia dell’estrema destra e ieri sera è stato intervistato dalla trasmissione “Omnibus” su L7.

Andrea Barlocco, lei ha lavorato dentro Forza Nuova dal 2015 al 2017,  poi ha lasciato. Si aspettava di vedere quanto accaduto a Roma?

“Partiamo con una premessa: che nel centrodestra – e l’ascesa salviniana ne è un esempio – spesso sono stati toccati quei nervi scoperti con l’obiettivo di ottenere consensi e sollevare gli animi delle persone: è il concetto di populismo, se si pensa al tema della sicurezza. Quando per esempio accade un fatto di cronaca nera ci si marcia sopra per far passare il massaggio che non va bene niente. Lo stesso, per fare un altro esempio, accadeva quando si millantava che gli immigrati portavano le malattie in Italia.  I movimenti come Forza Nuova agiscono allo stesso modo: in questo momento non c’è nulla di meglio che infilarsi nella dialettica dei no green pass. Da ex portavoce credo che a Roma qualcosa sia scappato di mano. Hanno dichiarato di voler occupare alla Cgil e di volersi prendere Roma, il problema è che con loro avevano migliaia di persone che li hanno seguiti e si è andato oltre ogni limite“.

L’ipotesi di sciogliere movimenti come Forza Nuova è sul tavolo del governo, è d’accordo? 

“Sotto il profilo di giustizia e legalità, pensando a quanto accaduto sabato sono assolutamente d’accordo con la mozione di scioglimento del partito. Ma c’è il rischio di essere miopi: ci sono personaggi estremisti al di là di ogni limite in Forza Nuova e negli altri movimenti di ispirazione simile: se vengono sciolti, i vertici che malgrado tutto fino ad ora li hanno perfino contenuti smetteranno di farlo. In più questi cani sciolti non saranno più monitorabili. Questo accade anche quando si oscurano siti e chat: loro continuano comunque a tenersi in contatto, magari in maniera meno tracciabile e più pericolosa. Ecco perché ho paura dei cortei del 15 e del 16 ottobre: ed è molto importante specificare che non è solo un discorso riferito a Forza Nuova ma anche ai movimenti affini”. 

Intende anche quello di Rimini? Qui Forza Nuova dove è finita? 

“Il panorama riminese sotto un profilo forzanovista è finito. Hanno fatto un nuovo movimento, poco rilevante e secondo me neppure pericoloso. Ottaviani e la Raggi, due esponenti di spicco, sono stati espulsi. Il concetto di fondo è tuttavia uno: questi movimenti sono catalizzatori di persone che provano un disagio profondo. Se si taglia la testa, ovvero se vengono meno quelle persone che comunque in qualche mdo ragionano, rimangono solo loro: persone che non hanno nulla da perdere. E una volta senza guida possno ritenersi libere di fare ciò che credono

Perché si è dimesso dal ruolo di portavoce?

“Avevo fatto un lavoro su Forza Nuova tale da portare il movimento su posizioni che le consentissero di essere presente sui canali Rai e più in generale ad avere maggiore visibilità. Quando poi però ti rendi conto che alla base, anche nel territorio i cui vivi, dello stesso movimento fanno parte i peggiori cospirazionisti, allora ti arrendi”.

E con Paesani?

“Non una bella esperienza. Ma per ora non ne parlo”.

Enea Conti

 

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