Una donna decide di passare un periodo lungo di soggiorno in Australia. Per tenere sotto controllo i suoi affari, sbrigare le normali pratiche contabili e per gestire il conto corrente si affida ad una consulente finanziaria conosciuta attraverso un’amica. Si era dimostrata veloce nel disbrigare le pratiche che erano state affidate, una certificazione Isee e il pagamento di multe fatte al marito della donna.
Quando deve partire per l’Australia la donna non ha dubbi nell’affidare alla consulente finanziaria la gestione dei suoi affari in Italia. Gli aveva anche fatto una procura per la gestione dei conti correnti.
Purtroppo le cose sono andate diversamente. Quando è rientrata dall’Australia ha scoperto di non avere neanche un Euro sul conto corrente. Insospettita ha deciso di indagare con l’assistenza dell’avvocato Stefano Caroli. La truffa è ben presto scoperta. La consulente finanziaria con la complicità di un funzionario della banca on line dove aveva il conto corrente ha falsamente assunto una collaboratrice famigliare. Dopo un po’ di mesi è stata licenziata incassando in questo modo l’indennità di disoccupazione da parte dell’Inps. Soldi prontamente fatti uscire dal conto corrente.
La consulente si è anche presa una somma di 15mila euro per il Tfr che la donna aveva diritto per aver lavorato in un’azienda per un certo periodo. Immediata la denuncia. Ora la consulente è indagata per sostituzione di persona, appropriazione indebita, truffa e falso. E con lei, come complice il funzionario della banca.