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Lega Riccione: “Eolico danneggia popolazioni, ambiente e panorama”

Il progetto del Parco Eolico Offshore al largo della costa Adriatica non convince la Lega, che tramite il candidato al Consiglio Comunale di Riccione Luca Campisi, dichiara: “Questo progetto dovrebbe sorgere sulle nostre coste, aerogeneratori alti all’apice della pala eolica 2.15 metri, il doppio del grattacielo di Rimini, un’ immagine che avrebbe un impatto notevole dal punto di vista paesaggistico. Sia gli impianti, che la piattaforma estrattiva, la quale si troverà a 17 km dalla battigia, saranno visibili”.

“La realizzazione – continua Campisi – di una infrastruttura così impattante col paesaggio pregiudicherebbe per sempre e in modo irreversibile l’attrattività turistica della Riviera. Un cancro che espanderà le sue metastasi e che determinerà la morte definitiva dei nostri territori. Questo è ciò che rischieremo in nome della speculazione che arricchiranno le multinazionali del vento ed impoveriranno i territori. Sono anni, inoltre, che illustri scienziati e medici si stanno impegnando nel determinare e classificare i danni prodotti alle popolazioni ed agli ecosistemi dagli impianti eolici, dai cavidotti e dalle centrali di smistamento dell’energia ad alta tensione. Ai comuni 4 -500 mila euro all’anno, ai signori del vento 20/ 30 milioni di euro all’anno, ai cittadini malattie e disturbi di ogni genere. Le opzioni per la generazione di energia green si sono moltiplicate in questi anni e dobbiamo guardare alle innovazioni più avanzate sul mercato, non a soluzioni vecchie di 40 anni. Questa è la sintesi! E non è vero quello che raccontano i sindaci quando dicono che con l’eolico arriverà il benessere, che non si pagherà più la corrente elettrica, che si potranno concedere le mense gratis, i scuolabus, piazze nuove ecc..”.

“Nulla di tutto questo. Quei soldi – conclude Campisi – serviranno agli amministratori per ripianare debiti fatti da loro stessi per riparare alla incapacità politica di gestire la cosa pubblica e le briciole che resteranno serviranno a sostenere quel potere politico/clientelare che è il cancro della democrazia”.

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