“Dopo il pastrocchio dell’ultima sessione dedicata al bilancio è stata la volta del nuovo regolamento per le attività commerciali, volto a difendere, solo nelle intenzioni, il decoro del nostro lungomare” – a dirlo è ancora una volta il consigliere della Lega Matteo Zoccarato che ieri sera, nel corso del consiglio comunale, ha dato battaglia contro “l’inadeguatezza e soprattutto l’inefficacia di buona parte degli strumenti dissuasori contenuti in questo provvedimento che, a conti fatti, finirà per ostruire esclusivamente la legittima attività dei più onesti”. Il leghista punta il dito contro “i metodi di esposizione della maggior parte delle attività gestite da stranieri ed extracomunitari” che “in barba al decoro urbano, potranno continuare a occupare vaste aree di suolo pubblico con tavoli e banconi di dimensioni pari a 3X3 perché in regola con le disposizioni contenute nel nuovo regolamento cittadino. Non lo saranno invece i tabaccai o i negozianti con più di due espositori esibiti all’esterno del proprio esercizio e che vedranno ridotta la propria offerta commerciale.”
“Inefficace anche il dispositivo di deroga” – tuona Zoccarato – “perché se è vero che sarà possibile, per un commerciante, aumentare il numero degli ‘stand’ purché rispetti la quota del 45% del suolo pubblico a suo carico, è anche vero che l’effetto di questa norma sarà prima di tutto quello di incentivare i concorrenti extracomunitari a sfruttare al limite il proprio spazio espositivo minacciando così la passeggiata sul lungomare”. Per Zoccarato, infine, il regolamento arriva “ai supplementari di una stagione in corso con imprenditori che hanno già investito perché ignari della scure che il Comune avrebbe inflitto alle loro attività”.
Contrario al nuovo regolamento anche il leghista Marzio Pecci, secondo il quale perché la delibera non realizza lo scopo della valorizzazione dell’offerta commerciale. Ma tutt’altro. “In Consiglio col mio intervento ho affermato che il prossimo anno avremo la stessa offerta commerciale e che il problema delle cianfusaglie dei negozi di ‘bangla’ e ‘cinesi’ non sarà risolto. – spiega Pecci – Ho altresì affermato che le norme del regolamento sulla pubblicità, del regolamento igienico-sanitario, le norme del codice penale e le leggi in materia fiscale sono più che sufficienti per contrastare il fenomeno dell’invasione dei negozi di extracomunitari che stanno deteriorando il commercio cittadino“. Inoltre, secondo il consigliere del Carroccio, “la mancanza la mancanza di un progetto generale di riqualificazione del nostro turismo vanifica gli effetti di ogni provvedimento che l’Amministrazione Comunale adotta“. Per Pecci, inoltre l’assenza del primo cittadino Gnassi all’assemblea comunale durante la discussione sul regolamento comunale ha messo in evidenza “la dissociazione del sindaco da questo provvedimento”.