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“Le notti di Cabiria” 60 anni dopo alla Cineteca di Rimini in memoria di Fellini

Dopo le celebrazioni per il 40° anniversario de Il Casanova di Federico Fellini (1976), la Cineteca di Rimini ripropone un altro capolavoro del regista riminese come Le notti di Cabiria (1957), a 60 anni esatti dalla sua uscita.

Con la collaborazione dell’Università di Bologna, il Campus di Rimini e la cattedra di “Cinema e industria culturale” del Professor Roy Menarini, infatti, è stata organizzata per domani – giovedì 26 ottobre – una giornata di studi dedicata a Fellini e al suo cinema, che si terrà al Teatro degli Atti dalle ore 9,30. Sono previsti 6 interventi, che verranno introdotti dall’assessore alle arti Massimo Pulini e dal professore Roy Menarini:

Ore 10,00
Fabrizio Natalini, Università di Roma Tor Vergata
Fellini, Pinelli e Flaiano: dalla realtà all’invenzione

Ore 10,30
Andrea Minuz, Università di Roma La Sapienza
Fellini, la cultura italiana e la ricezione di Le notti di Cabiria

Ore 11,00
Paolo Fabbri, Università di Urbino
Angeli e clown

Ore 11,30
Mariapia Comand, Università di Udine
Giulietta Masina, nostalgia dell’innocenza

Ore 12,00
Tommaso Subini, Università di Milano
La costruzione dell’identità religiosa di Fellini

Ore 12,30
Marco Bertozzi, Università Iuav di Venezia
Cinema Fellini. Scenari filmici, sentimenti urbani

Inoltre, grazie al contributo della Cineteca Nazionale, il 31 ottobre Le notti di Cabiriasarà proiettato presso la Cineteca Comunale, alle ore 21, nel giorno del 24° anniversario della morte di Federico Fellini.

Il film vinse l’Oscar nel 1958, dopo che Fellini aveva già trionfato anche nell’anno precedente con La Strada – la pellicola italiana che ottenne per la prima volta il premio di “Miglior film straniero”. Giulietta Masina, d’altra parte, dopo la memorabile interpretazione di Gelsomina, ottenne grazie al personaggio di Cabiria il premio di miglior attrice al Festival di Cannes: due prove talmente convincenti che la critica internazionale vide in lei un’emula femminile di Charlot.

La pellicola colpisce ancora oggi per la sua innocente delicatezza, sebbene le tematiche affrontate fossero per l’epoca decisamente scabrose. Fellini stupisce però lo spettatore dimostrando un profondo rispetto verso ognuno dei suoi personaggi, al di là delle loro efferatezze e della loro estrazione sociale. Fra gli altri emerge ovviamente la prostituta Cabiria, depurata da ogni volgarità e dotata di un orgoglio e di una dignità disarmante, quasi fosse “un angelo con le ali nel fango”, nonostante tutte le difficoltà della vita.

Edoardo Bassetti

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