Roberta Tota sulla sua pagina Fb racconta la disavventura ed umiliazione che ha dovuto subire per salire su un autobus della linea 11 con la sua carrozzina.
“Gentilissimi,
Volutamente sto togliendo del tempo al mio studio universitario, perchè credo sia giusto raccontare l’ennesima sventura di ieri.
Mi trovavo al capolinea dell’autobus linea 11 a Rimini, come abitualmente da tempo succede per poi tornare a casa dopo l’iter universitario (solitamente se anche con orari diversi dal lunedì al venerdi). All’interno di tale mezzo noto un signore che non reagisce minimamente alla mia richesta di cortesia di azionare la pedana manuale per acconsentire la mia salita.
“Lei non può salire, la sua carrozzina elettronica non è consentita nel mezzo per ragioni di sicurezza”. Queste le sue parole pronunciate con aria arrogante senza un minimo di delicatezza.
Ho pensato di mostrare il mio abbonamento, fornito di anno in anno dal Comune di Riccione con tanto di 104 ma questo è bastato per pronunciare la sua strafottenza di chi sa di essere dalla parte del giusto e non vuole fare nient’altro che partire ed andare.
Prosegue dicendo “Non importa se deve salire, non sono tenuto a farlo. Ha bisogno di essere accompagnata, anzi chiami una compagnia privata. Ce ne sono tante!
Ribatto dicendo che un disabile deve essere messo in condizioni di viaggiare in autonomia e, solo in teoria, il titolo “Mi muovo” marcato sull’abbonamento lo dimostra.
Convinto delle sue ragioni chiama due volte il suo superiore ed esplica le sue ragioni e con fermezza ripete che non potevo salire!
A quel punto chiamo la ditta e avviso loro che avrei chiamato i Carabinieri e così ho fatto.
Solo dopo averli chiamati il signore cede e mi fa salire.
Sbatte la pedana per terra e mentre salgo ripete:“Questo non è il mio compito. Le sto facendo solo un favore!!”
Alla luce di questo mi domando se esiste una legge, se nel caso ci fosse, voglio il comma preciso, che esplicita che un disabile non può salire in autonomia nei mezzi pubblici. E vorrei anche sapere come devo muovermi dato che non è la prima volta che questi autisti non si fanno scrupoli a denigrarmi davanti a tutti prendensosi gioco di una libertà, che prima di essere fisica DEVE essere morale.
L’UNICA COSA CHE VOGLIO E’ PRENDERE I MEZZI PUBBLICI E FORMARMI PER RENDERE GIUSTIZIA!
Ricordiamo che la legge esiste. In particolare l’articolo 27 della legge 118/71 stabilisce tra l’altro : “…..servizi di trasporto pubblico ed in particolare i tram e le metropolitane dovranno essere accessibili agli invalidi non deambulanti……”
Recentemente vi sono state sentenze del Tar e di Tribunali che hanno condannato grandi città capoluogo per inaccessibilità dei mezzi di trasporto pubblici.
StartRomagna deve fare luce su questo episodio particolarmente grave e garantire un servizio efficace per l’accesso ai propri mezzi di persone in carrozzina.
Già ad a luglio 2017, sempre la stessa ragazza, era stata oggetto di un altro spiacevole episodio con Start. In quel caso l’azienda intervenne con una sanzione disciplinare all’autista. Evidentemente non è stato sufficiente a far comprendere a tutti gli autisti e personale di Star come ci si deve comportare in mondo civile.