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Le innovazioni tecnologiche del 2020

I.P.

Difficile a dirsi, ma stiamo per concludere e salutare il decennio 2010-2019. Un’occasione e un motivo in più per tirare le somme sotto il profilo della cosiddetta trasformazione digitale a cui stiamo assistendo, a livello generazionale e socio-culturale. Questo tipo di considerazione oltre che necessaria, risulta essere utile anche per comprendere meglio quali potrebbero essere i nuovi trends non solo per il 2020 che sta per iniziare a conclusione delle festività natalizie, ma anche in un contesto di cose nuove che andremo a vedere a partire dal prossimo mese di gennaio e per l’anno che verrà.

 

Criticità e punti di forza per l’innovazione tecnologica del 2020

Partiamo da quelli che sono stati definiti i convegni dedicati al digital transformation, argomento che in chiave geek tende a trattare tutte quelle che sono le sfide, le criticità e i punti di forza in un contesto di innovazione tecnologica e digitale, che stiamo attraversando. Per questo motivo non solo è importante, ma risulta anche necessario stabilire i confini tra il concetto di cloud e quello del provider, fino a toccare con mano quali saranno gli investimenti più probabili per il nuovo anno, che andranno a influenzare e quindi a definire il trend per l’inizio di questo nuovo decennio. 

Ora, se è vero che da un lato le tecnologie digitali, stanno contribuendo ad aiutare e a definire gli obiettivi delle aziende che entrano in gioco nel business tech, è necessario fare il punto sulla cosiddetta trasformazione digitale, in corso d’opera. 

 

Il case study del terziario avanzato in Europa

Prendiamo ad esempio un settore come quello del terziario avanzato, che in Europa nel corso degli ultimi 3 anni ha quadruplicato il suo fatturato, creando nuove opportunità di lavoro e di inserimento, sia per la manodopera, sia per i quadri dirigenti. Una realtà che a livello imprenditoriale si sposta in più direzioni simultaneamente. Entrando più nello specifico, si guardi a come le cose sono cambiate per il settore del gambling online e in particolare per chi si occupa della realizzazione di software e app di gioco per smartphone e tablet. Un mercato che durante gli ultimi 5 anni ha cambiato radicalmente assetto, spostando il focus e la sua attenzione sulla mobilità e sull’utilizzo preponderante dei dispositivi digitali, agendo in sinergia con quelle che sono le esigenze di un mercato fertile, ma instabile. Non è un caso se per molte aziende oggi si sta parlando appunto di necessità di rincorrere l’evoluzione tecnologica e digitale, in un Paese come il nostro, dove l’offerta e la domanda non sempre sono coincise alla perfezione. 

 

Il mercato del gambling e l’innovazione tecnologia del prossimo decennio

Un mercato che tuttavia ha saputo sfruttare la capacità di realizzare nuovi software capaci di sbaragliare la concorrenza, in ottica di evoluzione digitale. Sia per il gaming che per il gambling è risultato necessario lanciare nuove sfide per migliorare un servizio che fino a pochi anni fa era appannaggio esclusivo di realtà come console, PC fisso, mentre oggi si parla di una realtà liquida emergente e di console ibride come la Nintendo Switch, che hanno modificato il modo di approcciarsi a questo tipo di giochi, in termini di fruizione. Un cambio di guardia radicale che è solo un punto di partenza, rispetto a ciò a cui assisteremo durante il prossimo decennio. Qualche tempo fa l’AD di Google, aveva parlato della possibilità di non dover più utilizzare i browser, per eseguire operazioni al computer o sui nostri dispositivi mobili. Internet potrebbe quindi chiudere la sua prima fase di espansione, a favore di elettrodomestici che si basano sui principi dell’AI, ovvero l’intelligenza artificiale. Per quanto riguarda il contesto del gambling online i grandi operatori del settore si sono adattati a questo scenario, anche per qualificare in ottica tecnologica giochi classici come il texas holdem, la versione texana del poker, la più diffusa in ambito online. Per capire come i grandi player dell’industria si evolvono basta visitare la sala poker texas 888 per esempio in modo da individuare le nuove tendenze che caratterizzeranno il prossimo anno, la grafica, il design integrato alla UX (user experience) faranno sicuramente da esempio per gli altri operatori del settore. Su questo argomento risulta interessante e significativa la notizia circolata nel corso della scorsa estate sull’Ai Pluribus, creata da Facebook e Carnegie Mellon University, riguardo la contaminazione di gioco e intelligenza artificiale.

Un’Ai che era in grado di battere giocatori professionisti di poker, che si erano prestati a questo estenuante esperimento il cui scopo era stabilire la resistenza e la duttilità di un software di giocare 10mila mani di poker e vincere il piatto a disposizione. Utilizzando un server 64 core con 512 gigabyte di Ram, è stato possibile affrontare nell’abilità del Texas Hold’em, specialità del poker sportivo, alcuni tra i migliori giocatori professionisti che si sono prestati a questo tipo di esperimento.

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