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Le categorie: soldi ora arrivano ma moratorie non bastano e bonus turismo un’incognita

Quarto appuntamento, in videoconferenza, per il “Tavolo di accesso al credito” costituito dal Prefetto agli inizi del maggio scorso, per poter contribuire a corrispondere ad alcune concrete esigenze innescatesi con l’emergenza Covid-19, con particolare riguardo al mondo del lavoro, imprenditoriale e commerciale.

Al tavolo oggi c’erano la Banca d’Italia, la Provincia e il Comune di Rimini, Abi, Inps, Poste Italiane, Camera di Commercio, alcuni Ordini professionali, le associazioni di categoria, le rappresentanze sindacali, Confindustria l’associazione “Libera”.

“Nota certamente positiva – fa sapere la Prefettura – è quella del forte incremento dei prestiti garantiti concessi alle imprese nell’ambito delle misure temporanee per il sostegno alle stesse, previste dal cd. “decreto liquidità”, recentemente convertito in legge, con dati resi disponibili dal Fondo Centrale di Garanzia. Con 5816 richieste e oltre 241 milioni di euro registrati alla data di ieri, in questa provincia si è praticamente quintuplicato il numero delle istanze e quasi decuplicato l’importo in fase di erogazione, rispetto ad appena un mese fa (19/5/2020). Il dato percentuale delle imprese finanziate appare poi essere praticamente in linea con le altre realtà, essendo di poco superiore a quello nazionale e di poco inferiore a quello regionale”.

“Sono invece 33.331, allo stato – prosegue la nota – i beneficiari delle diverse tipologie di sostegno erogate dall’Inps (cassa integrazione guadagni, cassa integrazione in deroga e fondo d’integrazione salariale) e 54.034 le domande di bonus, di cui 36.337 in liquidazione”.

Da parte sua l’Inps fa “appello a porre la massima attenzione alla compilazione dei moduli, all’indicazione precisa dell’iban e alla oculata scelta della categoria di beneficio cui accedere”.

C’è poi un nuovo e specifico regolamento interno di Poste Italiane che snellisce la procedura di incasso per i beneficiari di provvidenze Inps, “limitando l’esibizione documentale al solo documento di identità e al tesserino sanitario.”

Le associazioni di categoria hanno però lamentato che le moratorie concesse sono troppo brevi e “assolutamente insufficienti”. Un versante, questo, “di particolare criticità”, riconosce la Prefettura: “La sospensione dei mutui per un solo anno appare infatti essere, secondo gli intervenuti al tavolo, poco aderente alle effettive necessità delle imprese e del commercio, a partire dal settore turistico che in questo momento registra la riapertura di appena il 20% delle strutture ricettive”.

Riguardo il bonus turismo da 500 euro, prevale lo scetticismo: “Sono state espresse forti perplessità sull’assoluta assenza di certezze in ordine all’erogazione del bonus di 500 euro per le vacanze presso strutture in Italia, sebbene nel corso dell’incontro odierno è giunta la notizia che a livello nazionale è stato sottoscritto un accordo tra Abi e Federalberghi per definire procedure e modalità per accedere al beneficio. Poiché il fattore tempo, atteso che la stagione estiva è già avviata, risulta essere determinante per incentivare soggiorni turistici sul nostro territorio, il Prefetto ha assicurato che con una relazione informativa dedicata alla situazione di criticità del settore economico di questa provincia agli organi centrali non mancherà di evidenziare anche la segnalata necessità”.

Ulteriore punto dolente emerso dal tavolo è quello della tassazione, “per la quale le sospensioni risultano essere inadeguate rispetto alle effettive esigenze”. Sia le associazioni di categoria che i sindacati generali hanno sottolineato l’esigenza di una riforma fiscale, “che viene ritenuta fondamentale per le piccole imprese, oggi afflitte da mancanza di liquidità e totale incertezza sul futuro”.

E poi la burocrazia. Tutti chiedono la semplificazione, “che, naturalmente, deve viaggiare di pari passo con le garanzie della legalità e della trasparenza”.

Si è poi tornati a sottolineare il rischio usura che grava soprattutto sui soggetti più deboli.

Il Prefetto, “oltre ad assicurare la sensibilizzazione su tutti i temi presso gli organi centrali, ha prospettato, in chiusura, sia la prosecuzione del tavolo in composizione plenaria, per il monitoraggio della situazione, sia l’avvio di gruppi tecnici più ristretti finalizzati all’esame di specifici obiettivi, sottolineando, anche in chiusura, la natura operativa degli incontri del Tavolo istituito”.

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