I giornali locali hanno dato notizia del progetto “pilota” approvato in linea tecnica per la riorganizzazione delle concessioni demaniali dei bagni 66° e 67 di Rimini. Si tratta di un importante intervento di riqualificazione di tutto lo stabilimento “Tortuga Beach”. Il concessionario Maurizio Bronzetti spiega gli aspetti centrali del progetto: uno stabilimento moderno con tanto verde, fabbricati in bioedilizia e una piscina di acqua salata di oltre 100 metri quadrati come quella fatta a Misano” I Lavori dovrebbero iniziare dopo l’estate.
A fronte di questo progetto interviene l’avvocato Roberto Biagini che diffida il Comune di Rimini a procedere all’approvazione definitiva. Non si tratta di una presa di posizione contro chi ha presentato il progetto (Maurizio Bronzetti), spiega l’avvocato, ma nei confronti del Comune di Rimini che non può, procedere “ad assumere comportamenti deputati a creare affidamenti contra legem in capo a soggetti privati in quanto potrebbe in futuro vedersi chiamato a rispondere dei propri atti avanti le giurisdizioni ordinarie, amministrative, contabili”.
L’ex assessore al demanio del Comune di Rimini ripercorre nella sua diffida la travagliata vicenda delle concessioni balneari e i pronunciamenti dei tribunali, Consulta e Corte di Giustizia Europea contrarie alle proroghe e per il rispetto della libertà di stabilimento e della libera concorrenza. In particolare scrive l’avvocato Biagini “le concessioni demaniali marittime a scopo turistico ricreativo, “hanno attualmente una scadenza estesa al 2034” dalla mini-riforma Centinaio contenuta nei commi da 675 a 685 della legge “Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2019 e Bilancio per il Triennio 209-2021 che, come le precedenti proroghe ( 2015-2020), non risulta conformi al diritto eurounitario come motivato da ultimo dalla CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE -SEZIONE TERZA PENALE -12 giugno 2019, n. 25993) e che inevitabilmente verrà “disapplicata” anch’essa dai giudici nazionali alla prima occasione utile “. Per questa ragione “nel caso di specie, essendo le Concessioni Demaniali Marittime a scopo Turistico Ricreativo scadute per tutti, gli attuali concessionari, essi vertono in una situazione di fatto precaria che non li legittima ad avanzare nessuna pretesa “accrescitiva” dei propri diritti nei confronti della P.A.. E quest’ultima non ha nessun obbligo ad accogliere le loro istanze in quanto, se ponesse in essere tali comportamenti, lederebbe il principio di libera concorrenza, non discriminazione, e di stabilimento previsto dagli art. 49,56 e 106 del T.F.U.E..
Il Comune di Rimini dovrebbe bandire una procedura di Pubblica Evidenza, prosegue l’avvocato, affinchè possano partecipare tutti i cittadini comunitari all’ attuazione del Progetto Pilota previsto dal Piano Particolareggiato dell’ Arenile e non solo chi DI FATTO ( Tortuga Bech) risulta ad oggi mero detentore delle “zone di arenile” comprese nell’area del “Progetto Pilota” in forza di una concessione scaduta. Non comportandosi in questo modo esporrebbe i propri funzionari, assessori, consiglieri comunali che nell’ ambito delle proprie competenze assumessero manifestazione di volontà in tale ambito, a eventuali responsabilità civili, amministrative ed erariali.”
Per queste ragione l’avvocato Roberto Biagini diffida “a disapplicare la normativa in contrasto con i principi euro unitari in materia di “Concessioni Demaniali Marittime a scopo turistico ricreativo” e conseguentemente ad attivare come suo obbligo e senza ulteriori ritardi il procedimento amministrativo di pubblica evidenza per l’assegnazione di tutte le “Concessioni Demaniali Marittime a scopo turistico ricreativo” rientranti nelle sue competenze territoriali e da tempo scadute e/o prorogate in modo non conforme all’ ordinamento comunitario; oltre ad attivare tutti gli obblighi di controllo in ordine alla legittimità della situazione esistente venutasi a conformare a seguiti delle summenzionate pronunce giurisdizionali, inoltre diffida “tutti gli organi deliberativi di detto ENTE legittimati ad impegnare la volontà del Comune di Rimini esternamente ( DIRIGENTI, ASSESSORI COMUNALI, CONSIGLIERI COMUNALI ) a non porre in essere atti, delibere, determinazioni atte a creare affidamenti a soggetti privati in una situazione come quella attuale in tema di Concessioni Demaniali a Scopo Turistico Ricreativo che vede l’ attuale normativa italiana essere in contrasto con i prinicipi eurounitari in materia ( art. 12 Direttiva Bolkestein, artt. 49,56,106 T.F.U.E.) ed in particolare diffida Il Comune di Rimini a non portare a termine il procedimento amministrativo di riqualificazione del Tortuga Beach in quanto tale procedimento risulterebbe viziato dalla violazione dei principi eurounitari .