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L’attività della Polizia di Stato nel 2021: 262 arresti e 1527 persone denunciate

Le criticità che hanno contraddistinto il 2021 hanno richiesto un particolare impegno e flessibilità nell’esecuzione dei servizi svolti in seno all’attività della Polizia di Stato, soprattutto nella gestione delle dinamiche derivanti dalla situazione pandemica. In particolare, il personale della Polizia di Stato si è trovato a operare nell’ambito di profondi cambiamenti sociali garantendo, al contempo, il massimo impegno affinché sicurezza e ordine pubblico fossero garantiti in situazioni mutevoli e critiche.

Un impegno particolarmente intenso è stato posto nel definire protocolli di intervento e contrasto che si sono dimostrati determinanti nell’arresto dell’autore degli accoltellamenti seriali dello scorso 11 settembre.
Questo è stato possibile prevedendo accanto alla ordinaria attività di controllo del territorio, anche una ulteriore e specifica azione di pattugliamento finalizzata al rispetto delle normative anti-Covid.

Sono state 1050 le ordinanze emesse in relazione agli eventi di ordine pubblico che hanno interessato la Provincia, per mezzo delle quali si è potuto garantire lo svolgimento in piena sicurezza delle diverse iniziative che sono state gestite in collaborazione con le altre Forze di Polizia nello spirito di un efficace coordinamento.
Complessivamente sono state controllate circa 70.000 persone e 40.000 veicoli; gli arresti sono stati 262 e 1527 i denunciati in stato di libertà.

Il 2021, proprio nell’ottica di una rimodulazione dei servizi di controllo del territorio, ha visto un particolare impulso della Divisione Anticrimine e della Divisione Polizia Amministrativa e di Sicurezza che hanno emesso in totale 232 provvedimenti tra i quali 116 fogli di via 74 avvisi orali e 14 provvedimenti di daspo urbano; le sorveglianze speciali sono state 4, 3 le confische e ben 24 gli ammonimenti per stalking. Sono stati confiscati beni per un valore di oltre 1.400.000 euro. Particolare attenzione è stata posta al controllo degli esercizi pubblici declinando l’attività di controllo sia dal punto di vista dell’ordine pubblico, sia con anche l’applicazione di 11 ART. 100 TULPS, sia dal punto di vista del regime sanzionatorio per il mancato rispetto delle prescrizioni anti-Covid che ha registrato nr. 28 provvedimenti di chiusura.

Particolarmente intensa l’attività di Polizia Giudiziaria, della locale Squadra Mobile che, coordinata dall’Autorità Giudiziaria, si è distinta sia nel contrasto al traffico di droga, sequestrando oltre 400 kg di sostanza stupefacente, sia in ragione dell’impegno profuso per la risoluzione di gravi episodi criminosi; da ultimo l’esecuzione di ordinanza di applicazione della misura cautelare della custodia in carcere a carico del presunto autore dell’omicidio avvenuto lo scorso 21 novembre nei pressi della stazione ferroviaria cittadina.
Fondamentale l’attività della DIGOS che è stata particolarmente impegnata nel monitoraggio dei fenomeni sociali, comprese le nuove manifestazioni degli stessi generati dalla situazione pandemica, sapendo garantire al contempo la sicurezza nelle numerose manifestazioni di piazza.
Sul piano della gestione del fenomeno migratorio, sono state definite oltre 150 situazioni di cittadini stranieri non in regole con le norme sul soggiorno. Particolare attenzione è stata prestata alla gestione delle pratiche riguardane i richiedenti asilo che sono quantificabili in oltre 1.100 pratiche.
Molto importante l’attività delle Specialità della Polizia di Stato, Polizia Stradale, Polizia Ferroviaria, Polizia di Frontiera e Polizia Postale che, ognuna nel proprio ambito di competenza hanno garantito il massimo impegno nell’esecuzione dei servizi, contribuendo in modo fondamentale anche nei dispositivi di ordine pubblico, in perfetta sinergia con il personale della Questura.

Nell’ambito delle iniziative organizzate dalla Questura di Rimini in occasione della giornata internazionale per l’eliminazione della violenza di genere, in data 19 novembre si è tenuto presso il Palacongressi un Seminario di studi rivolto a tutti gli operatori delle Forze dell’Ordine ma che in sostanza ha visto l’entusiasta partecipazione di associazioni di categoria, medici e di tutti gli Enti Pubblici a vario titolo interessati alla violenza di genere, con l’intento di “mettere a sistema ed unire le forze” per contrastare il fenomeno nelle sue gravi manifestazioni, dai femminicidi allo stalking. Tra i relatori il Sostituto Procuratore della Repubblica dott. Ercolani. Alla presenza delle Autorità Istituzionali e dei numerosi ospiti, il Seminario ha consentito l’approfondimento di numerosi aspetti della normativa di settore.

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