Cerca
Home > Cronaca > L’assassino di Sonia Di Maggio condannato all’ergastolo

L’assassino di Sonia Di Maggio condannato all’ergastolo

Condanna all’ergastolo per Salvatore Carfora, 39 anni, di Torre Annunziata (in provincia di Napoli): la Corte d’Assise di Lecce lo ha condannato  per aver ucciso la sua ex fidanzata Sonia Di Maggio, ventinovenne di Rimini. La ragazza era stata raggiunta fino a Minervino nel Salento e uccisa in strada con trentuno coltellate davanti al suo nuovo compagno.

Sonia si era trasferita da qualche settimana nella frazione di Specchia-Gallone dove viveva il suo nuovo fidanzato. Ma Carfora, che non sia era mai rassegnato alla rottura delle relazione avvenuta nel dicembre precedente, l’aveva individuata e raggiunta in Puglia. Appena incontrata per strada, le coltellate mortali. Poi la fuga, interrotta dalla polizia all’alba del giorno dopo mentre il 39enne, raggiunta la stazione di Otranto, stava probabilmente cercando di salire su un treno che lo riportasse in Campania.

Durante gli interrogatori, secondo gli inquirenti, l’assassino non aveva mostrato eccessivi segni di pentimento, anzi aveva cercato di far capire che la ragazza “se l’era cercata”, trovandosi un altro poco tempo dopo aver lasciato lui. Al processo, chiedendo perdono alla madre di Sonia, ha poi raccontato di non aver avuto intenzione di uccidere, ma di aver perso la testa dopo un fallit tentativo di riappacificazione.

Il Pubblico ministero, nel formulare le accuse di omicidio premeditato e stalking, ha però fatto notare che Carfora si era messo in viaggio da Torre Annunziata portandosi un coltello – “per tagliare il pane” aveva sostenuto lui – e nei giorni precedenti aveva insistito con minacce e intimidazioni anche nei confronti del “rivale”, invitato a farsi da parte se non voleva fare “una brutta fine”.

Dopo le arringhe, oggi nell’aula bunker del carcere di Lecce la Corte d’Assise presieduta dal giudice Pietro Baffa ha emesso la sua sentenza: carcere a vita.

 

Ultimi Articoli

Scroll Up