Cerca
Home > Primo piano > L’appello di Fabio, che la leucemia ha reso disabile: “Non posso accedere ai concerti”

L’appello di Fabio, che la leucemia ha reso disabile: “Non posso accedere ai concerti”

Soffrire di una forma rara di leucemia, finire sulla sedia a rotelle, ma non cedere il passo alla malattia, combattere con tutte le proprie forze a 31 anni  quello che molti chiamano “il peggiore dei mali”.  Lo sa bene Fabio Perna, riminese, cui il cancro fu diagnosticato nel 2018.

La voglia di lottare, si diceva. E ne si parla spesso quando si raccontano le storie dei malati oncologici, disposti anche a non rinunciare alle loro passioni per vivere con quella dignità che di certo non hanno perso. Come la musica, certo non solo quella ascoltata in cuffia o allo stereo. Ma soprattutto quella adrenalinica suonata dal vivo, nei palazzetti e negli stadi in Italia e perchè no all’estero. Peccato che poi ci si debba scontrare con barriere sia burocratiche che architettoniche.

Lo sa bene, Fabio Perna, e stanco di dover rinunciare a concerti su concerti ha deciso di lanciare un appello. Con un motivo occasionale, il concerto di Taylor Swift in programma il 24 giugno a Berlino. “Quel giorno avrei dovuto partecipare al suo Lover Concert. Sono in possesso di due regolari biglietti per l’area standing. Questi biglietti non sono costati poco, così come la trasferta a Berlino. Dopo aver contattato Il luogo dell’evento mi è stato detto che non potrò accedere al concerto nelle mie condizioni“.

“Le sue condizioni” sono quelle di un disabile in carrozzina, che deve affrontare anche nella vita quotidiana barriere architettoniche invisibili ai più. “Trovo assurdo che nel 2020 la situazione debba ancora essere questa“.

Sul proprio profilo Facebook Perna ha lanciato un appello ai suoi contatti, affinché il suo post sia condiviso dal maggior numero di contatti possibili. “Sarebbe bello se il messaggio arrivasse a Taylor”, ha spiegato.

Ma l’appello di Fabio non si limita alle poche righe scritte su Facebook. A chiacchierarci si scopre che c’è molto di più. “Per quel biglietto ho speso molti soldi. Diciamo diverse centinaia di euro. Lo avevo comprato quando ancora deambulavo. Poi una volta che le condizioni si sono aggravate ho preso contatti con i gestori dell’arena in cui Swift andrà in scena e gli organizzatori del concerto. Per i disabili, su una capienza di 23.000 persone avevano predisposto un’area attrezzata per 12 persone in carrozzina con accompagnatore.  Lo trovo scandaloso I gestori mi hanno risposto che non c’era più posto, mentre gli organizzatori hanno glissato“.

Va infatti spiegato che per i disabili ci sono due strade, solitamente per sperare di accedere a un concerto. “La prima è quella di contattare gli organizzatori e chiedere di poter accedere a posti convenzionati riservati. Il biglietto per l’accompagnatore, che deve essere per forza presente è ovviamente gratuito. Inutile spiegare che è necessario l’invio di documentazioni e certificati. La seconda è quella di procedere come in un secondo momento con la richiesta”.

Ma allo stesso modo, come racconta Fabio, richieste e documentazioni attraversano una fitta selva di barriere burocratiche. “Ma non solo, spesso chi dovrebbe farlo risponde in maniera vaga e poi sparisce. Ricordo di essere riuscito ad accedere solo a un concerto di Nek a Cesena. Al tempo non ero completamente disabile ma ho avuto modo di constatare che l’area predisposto – in prossimità delle scalinate – era tutto fuorchè sicura”.

Fabio spiega inoltre di aver voluto lanciare un segnale forte. “Chiedo di condividere la mia storia perchè so che tanti disabili hanno lo stesso disagio ma magari non trovano la forza di far valere le loro ragioni. Cerco quindi di farlo io anche per loro“.

Ultimi Articoli

Scroll Up