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L’appello dei pediatri dell’Emilia Romagna alle famiglie: “Vaccinate i vostri figli”

I pediatri dell’Emilia Romagna si mobilitano e fanno appello alle famiglie: “Vaccinate i vostri figli dai 12 ai 17 anni”. Lungo l’elenco dei firmatari, medici che operano nelle strutture sanitarie di tutta la Regione.

“A fronte dei dati relativi alle coperture vaccinali contro COVID nei ragazzi di età compresa tra i 12 e 17 anni – si legge nell’appello – sicuramente non ottimali in quanto inferiori al 50% in tutta Italia, e di notizie e passaparola basati su paure irrazionali, nel nostro ruolo di pediatri che lavorano in Ospedale e sul territorio intendiamo fare un appello univoco e convinto a favore della vaccinazione degli adolescenti, rivolgendoci in primis a loro e augurandoci che i genitori comprendano l’importanza di vaccinare subito i propri figli”.

Segue una lista di buoni motivi per portare i ragazzi a immunizzarsi, rispondendo anche a dubbi e timori.

HO 12 ANNI, MIA SORELLA NE HA 16 E CI VACCINIAMO CONTRO IL COVID!

Perché dobbiamo farlo?

  1. I vaccini contro COVID sono oggi l’unico strumento efficace e sicuro che abbiamo per contrastare la diffusione di SARS-CoV-2.
  2. Anche noi non siamo al riparo dal virus e molti dei nuovi contagiati hanno un’età inferiore ai 18 anni.
  3. Il SARS-CoV-2 può causare una patologia grave anche nei ragazzi e i dati sulle ospedalizzazioni dimostrano che l’infezione non risparmia la fascia più giovane.
  4. La pandemia da COVID ha colpito persone a noi care e alcuni di noi hanno dovuto affrontare la perdita prematura di amici o parenti. Vaccinandoci tuteleremo le persone che entrano in contatto con noi, inclusi familiari, alcuni amici e compagni di classe meno fortunati, che per una carenza dello loro difese immunitarie hanno una minore capacità di potersi proteggere da COVID.
  5. A seguito dei lockdown causati da COVID, i ricoveri nei reparti di pediatria per depressione, stati d’ansia e disturbi del comportamento alimentare tra gli adolescenti sono aumentati in modo vertiginoso.
  6. Le chiusure prolungate delle scuole e delle Università hanno prodotto una drammatica perdita di apprendimento, in particolare tra gli studenti più svantaggiati, che ha causato abbandoni scolastici, incrementando enormemente la povertà educativa.
  7. Finora nessuno degli adolescenti che si è vaccinato è stato ricoverato per COVID.
  8. Più di 7 milioni di ragazzi sono già stati vaccinati negli USA. La sicurezza della vaccinazione nella nostra fascia di età è elevata, non dobbiamo avere timore nel ricevere il vaccino: gli effetti collaterali più frequenti sono dolore al sito dell’iniezione, mal di testa e dolori a muscoli e articolazioni.
  9. I problemi cardiaci (miocarditi e pericarditi) che si sarebbero verificati in alcuni ragazzi vaccinati contro COVID negli Stati Uniti e in Israele sono stati rarissimi e si sono sempre risolti senza problemi. La relazione di questi problemi con la vaccinazione si sta ancora studiando. Viceversa, quello che sappiamo con certezza è che l’infezione da SARS-CoV-2, come altre malattie virali, può dare, anche se raramente, delle complicanze che interessano il cuore e altri organi.
  10. I vaccini contro COVID non hanno alcuna influenza sulla fertilità né possono causare effetti collaterali sul nostro sviluppo o la nostra crescita.
  11. Il vaccino o il green pass non sono limitazioni alla nostra libertà ma opportunità per provare a non tornare alla didattica a distanza: la vaccinazione contro COVID è molto importante per evitare il rischio di chiusure prolungate delle scuole, garantire l’accesso all’istruzione e proteggere la nostra salute fisica e mentale.
  12. Vaccinandoci contro COVID possiamo mantenere la normalità e la socialità che abbiamo riconquistato, facendo rispettare anche i nostri diritti ampiameante trascurati durante la pandemia.
  13. Se ci vacciniamo in tantissimi possiamo contribuire a ridurre la circolazione del virus e, di conseguenza, la comparsa di varianti virali più contagiose o aggressive che riducono l’efficacia dei vaccini. Solo in questo modo possiamo battere la pandemia, altrimenti vincerà sempre lei!
  14. In questi ultimi due anni COVID ha assorbito gran parte delle risorse sanitarie: vaccinarsi significa dare una mano ai medici e infermieri, per curare chi è affetto da altre patologie diverse da COVID e contribuire alla ripresa regolare dei percorsi di cura e di prevenzione.
  15. Come impariamo ogni giorno, dobbiamo avere fiducia nella scienza che ci dice che la scelta del vaccino in questo momento è quella più opportuna per la nostra salute e quella degli altri!

Firmatari

  • Susanna Esposito, Direttore Clinica Pediatrica, Azienda Ospedaliera-Universitaria di Parma
  • Federico Marchetti, Direttore Dipartimento Salute Donna Infanzia Adolescenza, Ospedale di Ravenna, AUSL Romagna
  • Stefano Zona, specialista in Malattie Infettive, Pediatria di Comunità, AUSL Modena
  • Gina Ancora, Direttore Dipartimento Salute Donna Infanzia Adolescenza, Ospedale Infermi di Rimini, AUSL Romagna
  • Francesco Antodaro, Pediatria di famiglia, AUSL Modena
  • Andrea Bergomi, Pediatria di famiglia, AUSL Modena,
  • Maria Teresa Bersini, Pediatria di famiglia, AUSL Parma
  • Giacomo Biasucci, Direttore Dipartimento Materno-Infantile, Ospedale Guglielmo da Saliceto, AUSL Piacenza
  • Maurizio Bigi, Direttore Pediatria di Comunità, Rimini, AUSL Romagna
  • Antonella Brunelli, Direttore Pediatria di Comunità, Cesena, AUSL Romagna
  • Fabio Caramelli, Direttore Terapia Intensiva Pediatrica, IRCCS Azienda Ospedaliera-Universitaria di Bologna
  • Jennifer Chiarolanza, Pediatria di Famiglia, AUSL Modena, Presidente Associazione Culturale Pediatri (ACP) Emilia
  • Duccio Maria Cordelli, Direttore UO Neuropsichiatria dell’età pediatrica, IRCCS Istituto delle Scienze Neurologiche – Policlinico di S. Orsola, Bologna
  • Alessandro De Fanti, Direttore Unità di Pediatria, Arcispedale Santa Maria Nuova, AUSL IRCCS Reggio Emilia
  • Donatella Ferrara, Pediatria di famiglia, AUSL Parma
  • Giancarlo Gargano Direttore Dipartimento Materno-Infantile, AUSL IRCCS Reggio Emilia
  • Giuseppe Gregori, Pediatria di famiglia, AUSL Piacenza
  • Nicola Guaraldi, Pediatria di famiglia, AUSL Modena
  • Giovanna Rita Indorato, Direttore Pediatria di Comunità, Forlì, AUSL Romagna
  • Lorenzo Iughetti, Direttore Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche della Madre, del Bambino e dell’Adulto, Azienda Ospedaliera-Universitaria di Modena, Presidente Società Italiana di Pediatria (SIP) Sezione Emilia-Romagnae
  • Marcello Lanari, Direttore Pediatria d’Urgenza e del Pronto Soccorso, IRCCS Azienda Ospedaliera-Universitaria di Bologna
  • Tommasa Luppino, Pediatria di famiglia, AUSL Parma
  • Anna Maria Magistà, Direttore Pediatria di Comunità, Ravenna, AUSL Romagna
  • Sandra Mari, Pediatria di famiglia, AUSL Parma
  • Franco Mazzini, Ambulatorio di Medicina dell’adolescenza, Cesena, AUSL Romagna
  • Manuela Musetti, Pediatria di famiglia, AUSL Parma
  • Luciana Nicoli, UO Pediatria Territoriale, Dipartimento Cure Primarie, AUSL Bologna
  • Laura Serra, Direttore UO Pediatria e Nido, AUSL Imola
  • Simonetta Partesotti, Pediatria di famiglia, AUSL Modena
  • Serafina Perrone, Direttore Unità di Neonatologia, Azienda Ospedaliera-Universitaria di Parma
  • Andrea Pession, Direttore Unità di Pediatria, IRCCS Azienda Ospedaliera-Universitaria di Bologna
  • Antonella Squarcia, Direttore Unità di Neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza, AUSL Parma
  • Agnese Suppiej, Direttore Sezione di Pediatria, Azienda Ospedaliera-Universitaria di Ferrara
  • Enrico Valletta, Direttore Dipartimento Salute Donna, Infanzia e Adolescenza di Forli’ – Cesena, AUSL Romagna
  • Gianluca Vergine, Direttore UOC Pediatria, Ospedale Infermi di Rimini, AUSL Romagna

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