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I Ladri di carrozzelle domani a Cattolica: “Cantiamo che la vita è comunque bella”

I Ladri di Carrozzelle, in concerto a Cattolia, il 2 febbraio

Ladri di Carrozzelle. È questo il nome della band musicale romana, che si esibirà il 2 febbraio al Teatro della Regina di Cattolica. Ma questo gruppo, che è stato anche ospite nella scorsa edizione di Sanremo, non è proprio “convenzionale”: i suoi componenti si trovano sulla sedia a rotelle. Eh sì, perché i Ladri di Carrozzelle hanno come obiettivo, oltre a quello di suonare e divertirsi, anche quello di insegnare, a loro stessi e agli altri, che superare i propri limiti fisici e mentali è possibile e soprattutto che la vita è comunque bella e va vissuta fino in fondo. Paolo Falessi, 52 anni da Frascati, uno dei fondatori, chitarrista della band e ‘Normodotato grave’ (come gli piace definirsi), ci racconta la storia di questa band così particolare.

Quando è perché sono nati i Ladri di Carrozzelle? 

«Nel 1989. La prima formazione dei “Ladri” nasce come nasce qualunque gruppo musicale: alcuni amici si conoscono, cominciano a frequentarsi, scoprono la comune passione per la musica e decidono di fondare una band. La particolarità, però, è che la maggior parte dei musicisti si trova in carrozzina in quanto affetti da distrofia muscolare. I motivi per cui si inizia sono l’amore per la musica, la voglia di viaggiare e il piacere di stare insieme; piano piano si svilupperà la consapevolezza del ruolo sociale e culturale della band che diventerà uno strumento di sensibilizzazione in musica. Attualmente, Ladri di Carrozzelle è un laboratorio musicale della cooperativa Arcobaleno di Frascati, che accoglie persone con ogni forma di disabilità alle quali offre la possibilità di crescere dal punto di vista musicale e umano».

Esistono molte band come la vostra in Italia?

«Esistono molte realtà musicali con persone con disabilità, ma, che noi sappiamo, nessuna è riuscita, come i Ladri, a farlo diventare un lavoro e raggiungere un certo livello professionale».

Da quanti componenti è composta la band? Ci può dire i nomi?

«La band è formata da una rosa di 16 artisti, che si alternano sui palchi a seconda del tipo di spettacolo da allestire e delle disponibilità dei musicisti. Abbiamo 5 cantanti, 2 batteristi, 3 percussionisti, 2 bassisti, 2 chitarristi, 2 tastieristi e due solisti. In questo modo è sempre possibile organizzare una formazione da portare in scena e riuscire a rispondere agli impegni a cui si è chiamati. I nomi dei singoli non conta, quello che conta è che i Ladri offrano uno spettacolo di livello indipendentemente da chi sale sul palco».

Chi ha scelto il nome della band?

«I fondatori della band, durante una cena molto alcolica, tanti anni fa, scherzando sul nome ‘Ladri di biciclette’, il gruppo musicale di Paolo Belli, che a sua volta si era ovviamente ispirato al film capolavoro di Vittorio De Sica».

Che tipo di musica suonate?

«Noi la definiamo musica SBROCK, perché la pazzia dei componenti della band passa anche attraverso i brani che vengono proposti con arrangiamenti a volte improbabili, unendo canzoni distanti tra loro, e proponendo testi ironici e scanzonati».

Qual è il brano che più vi identifica?

«Probabilmente sono due i brani immancabili in una scaletta dei ladri: Distrofichetto, il primo scritto nel lontano 1991 e Stravedo per la vita, presentato a Sanremo nella sezione ospiti nella serata finale del Festival 2017. Entrambi i pezzi sono autoironici, divertenti e attraverso una inaspettata leggerezza fanno sorridere e riflettere il pubblico sul tema della disabilità e sull’importanza di accettarsi per come si è».

Il vostro tour sta per toccare Cattolica. Cosa proporrete nel Teatro della Regina?

«Siamo in tour da 29 anni, non ci siamo mai fermati, anche se le nostre date sono ‘isteriche’, perché nascono senza troppo preavviso e ci portano a spasso per tutta Italia e anche all’estero. Comunque sì, il 2 febbraio saremo a Cattolica e proporremo uno spettacolo scoppiettante pieno di buona musica e ironia. attraverso parole musica e video cercheremo di coinvolgere il pubblico e contagiarlo con il nostro buonumore».

Il ricavato del concerto che i Ladri di carrozzelle terranno a Cattolica, sarà devoluto in beneficenza ad un progetto a supporto delle disabilità. Per ulteriori info potete contattare il sito: www.ladri.com.

Nicola Luccarelli

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