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L’addio del capitano Califano: “Riccione e il calore della Romagna mi resteranno nel cuore”

“Riccione mi resterà nel cuore. Resterò sempre legato a questa terra e ai romagnoli, alla loro sincerità e generosità, al loro calore così tipico”. Quattro anni nella Perla Verde per il capitano dei Carabinieri Marco Califano, ora destinato ad altro incarico al Gruppo 2 di Napoli.

“Quattro anni che sono volati, in un’attività intensa quanto ricca di soddisfazioni”, dice il capitano nel salutare e ringraziare la stampa, le autorità a iniziare dal quella giudiziaria, le altre forze di polizia. Ma innanzi tutto la gratitudine dell’ormai ex comandante della Compagnia Carabinieri di Riccione va ai cittadini e ai colleghi: “Grazie ai cittadini, perché la sicurezza è un lavoro di squadra in cui tutti sono coinvolti. E grazie ai miei militari, che con impegno continuo senza guardare all’orologio hanno permesso di raggiungere risultati davvero soddisfacenti”.

Il bilancio dal settembre 2015, quando Califano assunse il comando a 28 anni,  a oggi, i Carabinieri della Compagnia di Riccione hanno effettuato circa 1400 arresti; poco meno di 6 mila le denunce in stato di libertà.

In questo periodo sono state intensificate le attività di controllo del territorio, fra l’altro ripristinando il pattugliamento sulla spiaggia, notte compresa, grazie anche alla Jeep Wrangler donata da Sergio Marchionne all’Arma dei Carabinieri, unico esemplare presente in tutta Italia. E’ stato creato, d’intesa con l’amministrazione comunale di Riccione, il presidio di Piazzale Ceccarini, rivelatosi prezioso strumento di controllo del centro. Più fitte le azioni del cosiddetto Carabiniere di quartiere e in generale di tutte quelle  di contatto e dialogo diretto col cittadino attraverso le Stazioni Carabinieri, quali fondamentali punti di ascolto. E si sono organizzate conferenze e incontri con i vari attori del tessuto sociale per la prevenzione di reati come le rapine (Incontro con gli Istituti di credito), furti (incontri con vari gruppi di cittadini e Comitati d’area) e truffe a danno delle fasce deboli, in particolare gli anziani (incontri presso associazioni e luoghi di culto);

E i casi che il capitano ricorderà con più soddisfazione? Tanti, ma in particolare “l’arresto dei presunti autori dell’Omicidio “Matei” e quelli degli autori di diversi episodi di violenza sessuale e fatti di sangue che sono accaduti”. Ma ci sono stati anche i colpi inferti al gruppo che sfruttava la prostituzione nella zona Marano e a Miramare. Gli arresti di varie bande di rapinatori e ladri in abitazioni e veicoli: l’ufficiale non dimenticherà in primo luogo il team ipertecnologico e organizzatissimo che lo scorso anno aveva fatto razzia di maximoto di gran valore arrivate a Misano Adriatico per la “Ducati Week”. Tanti gli spacciatori beccati, di piccolo come di grosso calibro. E poi un caso davvero particolare: il sequestro di un autentico arsenale di armi della seconda guerra mondiale, abbandonate durante i combattimenti della Linea Gotica nel 1944 ma che qualcuno, poi arrestato, aveva accuratamente accumulato e conservato in perfetta efficienza.

Il successore del capitano Califano assumerà il comando della Compagnia di Riccione martedì prossimo. Ancora un ufficiale molto giovane ma già con grande esperienza, che sarà presentato la prossima settimana.

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