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La Via Emilia si accorcia: festa per i 2200 anni ma non in Romagna

In una conferenza stampa a Roma, a Palazzo Venezia, è stato presentato il progetto 2200 anni lungo la Via Emilia, una serie di iniziative culturali e turistiche per riscoprire la storia antica, con un occhio al Medioevo, dei territori attraversati dalla strada consolare romana.

La via fu fatta costruire, tra il 189 e il 187 a.C., dal console Marco Emilio Lepido con lo scopo di unire  Rimini a Piacenza. Da quel momento è diventata l’arteria principale della regione che ancora oggi porta il suo nome.

Il progetto è stato finanziato dai Comuni di Modena, Reggio Emilia e Parma, dalla Regione Emilia-Romagna e dalle Soprintendenze Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Bologna e Parma.

E qui siamo al primo “paletto”: i 2200 anni di storia rappresentano il tempo trascorso dalla fondazione di Modena, Parma e Reggio Emilia, nate nel 183 a.C., come Mutina, Parma e Regium Lepidi, proprio su quella nuova strada costruita solo quattro anni prima. Le iniziative coinvolgeranno anche Bologna  (Bononia, 189 a.C.), dove ci si concentrerà su periodo medievale.

Fuori dalle celebrazioni, restano da un lato Placentia (218 a.C), dall’altro tutta la Romagna: Forum Cornelii Faventia (prima metà del II secolo a.C.), Forum Livii (188 a.C), Forum Popilii (132 a.C.), Caesena (fine del III secolo a.C.?) e Ariminum(268 a.C.).

In compenso, il Comune di Parma nel presentare il protocollo d’intesa, fin dal giugno del 2106, ha utilizzato l’immagine del Ponte di Tiberio:

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Alla conferenza di presentazione sono intervenuti il ministro dei Trasporti, ed ex sindaco di Reggio Emilia, Graziano Delrio, Gian Carlo Muzzarelli, sindaco di Modena, Federico Pizzarotti, sindaco di Parma, Raffaella Curioni, assessore a Educazione e Conoscenza del Comune di Reggio Emilia, e Francesca Piccinini, direttrice dei Musei civici di Modena e rappresentante del coordinamento dell’intero progetto. Luigi Malnati, soprintendente Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città metropolitana di Bologna e per le Province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, ha moderato l’evento.

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“Le iniziative – ha spiegato Piccininiandranno avanti fino a tutta la primavera del 2018, per un progetto costato complessivamente 1,2 milioni di euro a carico per la maggior parte del Comune di Modena, vero trascinatore del progetto, che è riuscito a coinvolgere quelli di Parma e Reggio Emilia. La Regione Emilia-Romagna contribuisce al 20% delle spese”.

(nell’immagine in apertura, la necropoli orientale di Mutina lungo via Emilia est. Disegno di Riccardo Merlo)

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