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La Valconca contadina com’era e come potrebbe essere

Daniele Rossi, classe 1983, è un figlio di Gemmano e della Valconca, con genitori e nonni imprenditori agricoli ed ex mezzadri. Ha sviluppato la sua passione per il mondo rurale inseguendo fin da piccolo suo padre nei vigneti e nella stalla di famiglia.

Rossi è l’autore di Romagna contadina, un libro interessante e curioso che tratta dei lavori in campagna, delle tradizioni popolari e delle trasformazioni avvenute dal secondo Novecento ad oggi in Romagna.

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E’ un testo molto interessante, che offre spunti di riflessione su come si è sviluppata l’agricoltura nelle nostre zone. Ma offre anche spunti sul mancato sviluppo del settore agricolo sul territorio della Valconca dal secondo Novecento ad oggi. Il lavoro intellettuale e di ricerca di Daniele offre spunti di riflessione sui ritardi che non hanno fatto cogliere le potenzialità che offre il territorio, e che sono ancora tutte da sviluppare. Certamente la fuga dalla campagna verso la costa ha provocato delle battute di arresto nello sviluppo qualitativo, ed anche di quell’associazionismo cooperativo che da altre parti della provincia ha favorito investimenti e innovazione di prodotto.

Nel libro si trova una descrizione ben articolata dell’agricoltura e delle campagna nel ‘900, presa fra la linea mussoliniana che imponeva lo sviluppo della coltivazione dei cereali e il mancato sviluppo di altre coltivazioni, come ad esempio i frutteti. Sono trattate le conseguenze ed i cambiamenti prodotti dell’entrata in vigore della “Legge Stralcio”, quella della “terra ai contadini” e degli espropri; la fuga verso la costa e l’immigrazione dal sud.

E’ anche un libro culturale. Si descrivono i modi di vivere di quegli anni. La vendemmia, la mietitura, la mungitura, la macellazione, tutti momenti che scandivano la vita nelle campagne e il modo di essere delle famiglie e dei diversi ruoli dei suoi componenti. E poi il richiamo alle tradizioni e le usanze: le maggiolate, i sciucaren, e i luneri; i detti, le superstizioni, le feste nell’aia e la veglia nella stalla.

Nel libro c’è bel riconoscimento al ruolo delle donne nelle campagne della Romagna. Non solo il ruolo dell’azdora in famiglia, ma i movimenti delle donne rurali del 1953, e il ricordo di Argentina Altobelli, fondatrice della Federazione Nazionale dei Lavoratori della Terra, e Segretaria di Federterra fino allo scioglimento da parte del regime fascista.

Daniele Rossi è un perito agrario molto conosciuto e stimato. Esperto di viticoltura e olivicoltura. Come tecnico viticolo, è responsabile dell’area di Faenza, Casola Valsenio, Savignano sul Rubicone e Rimini per la Cantina dei Colli Romagnoli, gruppo cooperativo operante dalla Provincia di Bologna a quella di Rimini. Inoltre Daniele Rossi è assaggiatore Onav, l’Organizzazione Nazionale degli Assaggiatori Vino, di cui ricopre anche il ruolo di Consigliere della Sezione provinciale di Rimini.

Riziero Santi

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