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Ma la tv non ama più il basket

Televisione radio e giornali aiutano la diffusione della pallacanestro tra i giovani?

Scavando nella memoria, ricordo bene che fu la TV a mostrarmi per la prima volta una partita di basket di serie A, era di domenica e si giocava l’anticipo televisivo alle 15:30. C’era la Virtus Bologna e non ricordo contro chi giocasse oppure se vinse o perse, ma mi appassionai subito ed il pomeriggio successivo mi presentai al palazzo dello sport di Piazza Azzarita per chiedere di giocare così come tanti altri come me. Oggi come allora, a distanza di 50 anni, la risposta è indubbiamente SÌ!

Ora che la comunicazione è uno strumento tanto più potente, dobbiamo accontentarci di pochi e rari passaggi televisivi su Rai Sport che si limita alla partita di cartello della giornata (quasi sempre il posticipo della domenica sera), le Final Eight di Coppa Italia e parte dei playoff.

Per quanto riguarda le coppe europee, Rai Sport 1 trasmette tra mercoledì e giovedì il posticipo di due gare di Champions League FIBA. La FIBA è la seconda coppa europea, che vede tra le 24 partecipanti quatto formazioni del nostro paese: Dinamo Banco di Sardegna Sassari, Dolomiti Energia Trento, FoxTown Cantù e Grissin Bon Reggio Emilia. Mi piace definirle solo così perché leggendo le formazioni di “italiano” c’è ben poco.

Se volete un’offerta più ricca, dovete comprarla su Sky Sport, che fornisce due partite ogni weekend (sempre l’anticipo delle domenica mezzogiorno e poi a scelta l’anticipo del sabato o il posticipo del lunedì). Gli altri eventi sono la Supercoppa (già giocata), l’All Star Game e anche i playoff: i quarti di finale non trasmessi dalla Rai e poi semifinali e finali oltre alla “Turkish Airlines Euroleague”, massimo torneo continentale nel quale per il nostro paese gioca solo l’EA7 Olimpia Milano. Ovviamente senza dimenticare l’ottima copertura dei campionati NBA e NCAA.

Anche sulla carta stampata la pallacanestro è da cercare in qualche sezione parziale delle ultime pagine; per fortuna la stampa locale dedica attenzione ai campionati minori e giovanili il martedì ed il mercoledì, affiancata da varie TV locali che producono trasmissioni specifiche e trasmettono in differita ed integralmente diverse partite.

L’ammirazione per le gesta sportive dei propri beniamini è la sola che possa alimentare lo spirito d’emulazione dei più giovani che si vogliono avvicinare alla pratica sportiva. Se tanto mi dà tanto, la massiccia presenza del gioco del calcio in tutte le tv, nessuna esclusa, fino ai livelli più bassi, oltre a coperture fino all’80% delle pagine dei giornali, sembra proprio indicare che la via è quella giusta. E non c’è da meravigliarsi se il Rimini Football Club appena fondato abbia fatto man bassa d’abbonamenti pur giocando il campionato d’Eccellenza che rappresenta solo il quinto livello del calcio italiano.

Daniele Bacchi

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