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Ecco la Truffa della Notte Rosa, denunciato riminese che vendeva spazi inesistenti

Qualche giorno fa presso gli Uffici della Questura di Rimini erano giunte alcune comunicazioni da parte del Comune di Rimini riguardanti diverse persone in varie parti del territorio che segnalavano di aver acquistato da un riminese spazi per svolgere attività di somministrazione e/o vendita su suolo pubblico, in occasione dell’imminente Notte Rosa. Mentre in Comune mai nessuno, persona fisica o giuridica, che rispondesse ai dati di quell’uomo aveva presentato richieste di manifestazioni di pubblico spettacolo o di autorizzazioni di occupazione suolo pubblico.

Eppure il sedicente venditore di spazi esibiva perfino una comunicazione alla Questura di Rimini del 12.03.2018 relativa a «evento fiera» da tenersi in zona Piazzale Fellini, Boscovich e limitrofe, dal 01.04.2018 al 16.09.2018, con la partecipazione di oltre 100.000 persone: Non solo, dalle sue carte estraeva anche un richiesta indirizzata al Sindaco ed a vari Uffici del Comune di Rimini, recante timbro del Comune di Rimini, relativa a «permessi e veicolazione per tulps evento già annunciato», nonché una piantina topografica della zona di Rimini circostante l’area dei piazzali Fellini e Boscovich, con segnati i luoghi di vari punti di somministrazione cibi o bibite.

Il tutto strombazzato anche da un annuncio pubblicitario, con tanto di listino prezzi delle superfici offerte e dei vari servizi annessi. Alla fine dell’annuncio erano inoltre indicate le coordinate bancarie su cui versare gli importi per acquistare gli spazi e i servizi posti in vendita, il tutto con nome e cognome del riminese.

Acquisiti tutti i dati e la documentazione, gli uomini della Questura di Rimini hanno effettuato i relativi accertamenti, verificando che quell’uomo era già noto alle forze di Polizia per reati analoghi a quelli segnalati. I poliziotti hanno quindi posto in essere tutti le attività necessarie per interrompere le sue attività per poi denunciarlo per truffa.

E l’ultimo episodio a essere denunciato risale a stamattina, quando si è presentato per sporgere denuncia un uomo, un artista, che ha subito dichiarato di essere vittima di un raggiro da parte di un uomo, del 1982, riminese.

L’artista ha un profilo su di un noto social network, dove ha postato varie foto che lo ritraggono con alcuni amici e colleghi durante le esibizioni in strada travestiti da personaggi noti dello spettacolo.

Il 24 giugno scorso, alle ore 21:16, sotto una foto postata con un altro amico, travestito da Michael Jackson e Jack Sparrow, è comparso il commento di un uomo che affermava: “Vi vorrei a Rimini dal 5 al 8 luglio oppure solo il 6 luglio fatemi sapere (indicando un numero di telefono) grazie”.

Interessato all’offerta, l’artista ha contattato telefonicamente il commentatore, concludendo I’accordo per Rimini, per il 5, 6 e 7 luglio, dietro pagamento di circa 1600 euro per tre artisti. Tramite chat l’uomo ha inviato un contratto che il commentatore avrebbe compilato una volta inviati i dati personali.

Il 5 luglio verso 17  i due artisti sono arrivati a Rimini e, davanti a un albergo di Viserba, hanno incontrato chi li aveva contattato sul social. Ma sentono subito puzza di bruciato.

Intanto, a detta dell’uomo, non potevano più alloggiare in quell’albergo, perché era stato disdetta la prenotazione per mancanza di posti. Non bastasse, I’evento per cui aveva richiesto l’esibizione era stato annullato e visto che ormai avrebbe dovuto pagare, ha chiesto agli artisti di accompagnarlo per quella sera per effettuare la prevendita dei biglietti per un locale di Milano Marittima. L’eventuale guadagno della prevendita in strada sarebbe stato diviso da buoni amici, senza specificare altro. Gli artisti sono stati quindi accompagnati presso un altro albergo, dove è stata prenotata una stanza, fissando un appuntamento per il lavoro di prevendita. Entrati in camera, gli artisti, un po’ perplessi per la situazione in cui si trovavano, hanno effettuato una ricerca su internet cliccando le generalità di quell’uomo, ed è risultato che proprio lui lo scorso anno aveva già truffato delle persone.

A quel punto uno degli artisti è andato alla reception per chiedere se qualcuno avesse pagato la stanza per questi giorni. E i sospetti sono stati confermati. L’addetta alla reception gli ha risposto infatti che l’uomo aveva la carta di credito bloccata e non rispondeva al telefono da circa 30 minuti.

Preoccupati per quanto venuti a conoscenza, gli artisti hanno lasciato la camera ed hanno atteso l’uomo presso la hall. Nel frattempo gli artisti hanno pure telefonato alla discoteca, accertando che non esisteva nessuna collaborazione con quell’individuo e quindi anche la prevendita in questione era una bufala. Giunto presso l’albergo, quell’uomo – al quale anche la direzione dell’albergo ha chiesto spiegazioni per il pagamento della camera – ha iniziato a incastellare varie scuse per il pagamento della camera d’albergo, ammettendo però il raggiro organizzato nei confronti degli artisti, ai quali è stato pure negato il pagamento di una parte del compenso pattuito per l’esibizione artistica.

A quel punto la misura era colma ed è stata chiamato il 113. Gli agenti hanno arrestato l’uomo per il reato di truffa.

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