Il nostro ultimo intervento è stato criticato da “Morciano Viva”. Sinceramente ci saremmo aspettato una risposta nel merito. Purtroppo è arrivato solo un riepilogo, anche piuttosto parziale, di cose fatte.
Ma la storia non si riscrive ad uso e consumo.
La storia di Giorgio Ciotti, quella dei suoi 10 anni da sindaco, è già scritta. C’è chi la dimentica, ma c’è anche chi ha il dovere di ricordarla. Ed è una storia di luci e molte ombre. Tante incompiute, tante promesse non mantenute, tante narrazioni di una realtà che negli anni si è rilevata diversa.
Ora continuiamo a raccontare questa storia. In modo semplice, parlando con atti facilmente riscontrabili. Sono alcune delle scelte fatte dall’amministrazione Ciotti dal 1999 al 2009.
La sede della ex scuola media, prevista in demolizione e sostituita da un’operazione speculativa di edifici residenziali ad alta densità (quale contropartita immobiliare per la realizzazione del polo scolastico, spostato accanto al campo sportivo).
Polo scolastico a cui si è immediatamente affiancato il nuovo palazzetto dello sport, comprimendo così a sua volta le possibilità di implementazione anche delle attrezzature scolastiche.
Il palazzetto dello sport che, con la sua realizzazione in quest’area, negava già di fatto la possibilità di realizzare il PRU Ghigi come originariamente previsto dal progetto Preger, che prevedeva di integrare questa attrezzatura all’interno delle volumetrie recuperate dello stabilimento dismesso della Ghigi.
PRU Ghigi. Il piano approvato nel 2003 dall’allora sindaco Ciotti era un progetto invasivo, una vera e propria colata di cemento. Quel progetto fu rivisto con un percorso di ”Urbanistica Partecipata” che ha portato alla redazione di un documento (dal titolo Verso Morciano 2030) che ha permesso di rivedere tutta l’operazione Ghigi. Anche in questo caso basta confrontare le delibere del 2003 e quelle della variante del 2012.
La storia è scritta anche per Mario Garattoni. Oggi il leghista è uno dei grandi sostenitori dell’ex sindaco Giorgio Ciotti, che oggi riceverà la benedizione di Matteo Salvini. Ma ecco cosa scriveva Garattoni qualche tempo fa di Ciotti:
Pietro di Benno