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La riminese Marr nel mirino degli anarchici, molotov nel deposito di Anzola dell’Emilia

La MARR nel mirino degli anarchici. Cinque giorni fa era stato incendiato e completamente distrutto il deposito di Taggia in provincia di Imperia. Ora si apprende che in uno dei centri della società di Rimini ad Anzola nell’Emilia presso Bologna sono state trovate quattro bottiglie molotov sotto le gomme di altrettanti camion parcheggiati nel deposito.

L’incendio in Liguria non era stato rivendicato. Quello di Anzola è stato invece commentato sul web in siti dell’area anarchica. L’accusa al gruppo riminese è di essere fra i fornitori di carceri e centri raccolta profughi:  “La notte del 5 novembre 2022 abbiamo incendiato alcuni camion della MARR. Un’azienda che da anni si occupa di fornire pasti alle carceri e ai centri di espulsione per immigrati. I suoi profitti si basano sulla reclusione di migliaia di persone. Quello che abbiamo fatto è per tutti i pasti schifosi che consegnano. È per tutte le persone che si ammalano a causa di un’alimentazione scorretta nelle strutture che si riforniscono da questa azienda. E lo è soprattutto per chi ha scelto di combattere in carcere, proprio rinunciando al cibo”, si legge in una mail anonima pubblicata da diversi siti, anche d’Oltralpe.

Ma qualcosa è andato storto e le bottiglie piene di materiale infiammabile in effetti non sono state innescate; forse l’attentatore si è dovuto allontanare prima di poter mettere in atto il suo proposito.

Sul fatto indagano i Carabinieri di Borgo Panigale, che hanno sequestrato i quattro ordigni e stanno esaminando le immagini delle videosorveglianze presenti in zona, oltre che rilevato le eventuali tracce lascate sul posto.

A Taggia il depsiti MARR era stato completamente incenerito; aveva subito un altro attentato incendiario nel 2018.

 

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